MONTALTO DI CASTRO – Riceviamo e pubblichiamo: Il nostro tanto monitorare su Fondazione Vulci ha prodotto i risultati sperati! Quasi denunciati per diffamazione, offesi e con i diritti di Consiglieri calpestati, siamo andati avanti lo stesso!
Sapevamo che tante cose non quadravano nella società partecipata di Fondazione Vulci, e i numerosi accessi agli atti, che non trovavano quasi mai risposta, ce ne davano conferma! Abbiamo lavorato con ostinazione, presentando esposti su esposti alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, al Prefetto di Viterbo ed alle Forze dell’ordine locali. Volevamo consultare gli atti, come di diritto, documenti che ci venivano negati, in tutto o in parte, mentre il Presidente di Fondazione Vulci, Carmelo Messina, si esibiva in Consiglio comunale, sventolando gli estratti conti conti tirati fuori dal taschino della camicia, in segno di una trasparenza che non emergeva.
Siamo stati accusati come dei millantatori sui social e lo stesso Presidente di Fondazione ci ha intimato ed ha tentato, invano, di sporgere una denuncia nei nostri confronti, per diffamazione! Noi abbiamo incassato colpi ed attacchi gratuiti, continuando nella richiesta degli atti e nella lettura dei pochi tra le nostre mani, fino ad arrivare a cene e funerali pagati impropriamente con i soldi pubblici.
Abbiamo continuato a segnalare sempre il tutto a chi di dovere, nell’attesa che le Forze dell’ordine facessero i loro passi, dopo aver acquisito tutte le informazioni necessarie, che a stento riuscivamo a fornire! Finalmente, per tutti i cittadini, la verità è emersa, la giustizia potrà iniziare il suo corso! In tutto questo, ci permettiamo, però di chiederci chi sono i tre indagati? È nostro diritto sapere! Dov’è finita la trasparenza? Ora cercatela! Perché di fronte agli ultimi risvolti, quanto nascosto, che si voglia o no, emergerà.
Quinto Mazzoni
Eleonora Sacconi
Consiglieri comunali