Il portavoce dell’associazione Roberto Melchiorri torna sulla perizia del consulente della Procura. “Continueremo a controllare che questa vicenda abbia la giusta conclusione”
CIVITAVECCHIA – “Dopo anni che argomentiamo in merito, non abbiamo più parole: staremo a vedere e continueremo a controllare che questa vicenda abbia la giusta chiusura”. Parola di Roberto Melchiorri, dell’associazione Civitavecchia C’è da sempre in prima linea contro la realizzazione del forno crematorio, così come approvato, al cimitero nuovo di via Braccianese Claudia.
“Crediamo che la relazione fatta dal consulente tecnico nominato dalla Procura – ha sottolineato – chiarisca definitivamente le vicende riguardanti l’impianto costruito da privati. La perizia afferma categoricamente che il forno deve essere considerato un abuso edilizio poiché privo di licenza edilizia e della relativa delibera di Consiglio comunale che avrebbe potuto sanare la costruzione del progetto.
Evidenzia che la delibera di giunta non è strumento istituzionale per sanare un progetto cambiato più volte, differente nella sagoma e maggiorato nella volumetria, inoltre ha delle “sviste” perché menziona come presente un documento della Regione invece arrivato posteriormente. Incredibile ma vero. In attesa di verificare altre criticità riguardanti i vari passaggi societari – ha aggiunto Melchiorri – ci viene da pensare se quanto avvenuto sia una conseguenza della scarsa conoscenza della materia o se peggio ancora ci siano altre ragioni.
Non ci sembra possibile che queste cose, da noi dette e ridette tramite tutti i mezzi di informazione, non abbiano creato almeno un dubbio sulla correttezza delle procedure.
Non può essere che politici, dirigenti, addetti ai lavori in generale – ha concluso – siano stati colpiti da delirio di onnipotenza tale da non chiedere almeno chiarimenti in merito così come chi, come previsto dalla legge, ha validato il progetto”.