Si era convinto che tutti cercassero di osteggiarlo. Gli investigatori non hanno trovato alcun riscontro o legami diretti tra la famiglia Ubertini e gli Oro Cash (solo fantasie di Trovato). Le dichiarazioni di Chiara Frontini e Alfonso Antoniozzi, alla lettura delle carte, diventano inquietanti come le farneticazioni del Trovato. Ecco i riscontri dei carabinieri
VITERBO – E’ davvero eloquente e imbarazzante la pretesa di Chiara Frontini e del suo gruppo di giustizialisti capeggiati dal cantante lirico Alfonso Antoniozzi. Pretendevano che Claudio Ubertini partecipasse alla fiaccolata contro la mafia dopo che, in consiglio comunale, avevano lasciato intendere a sue possibili collusioni con gli arrestati.
Non solo è falso quanto lasciato intendere da Antoniozzi e dalla sua “comandanta” Frontini ma dalla relazione stilata dagli uomini del Maggiore dei Carabinieri Marcello Egidio, si evidenzia quanto la famiglia Ubertini abbia sofferto e cercato di superare lo choc e le pressioni fatte non solo con le macchine incendiate ma anche con animali morti buttati fatti ritrovare sulla macchina, lettere anonime e proiettili intidimidatori.
Quando si parla di mafia e di certi episodi sarebbe opportuno essere più cauti e non superficiali come hanno fatto gli esponenti del movimento Civico Viterbo 2020 che hanno sciacallato su un passaggio degli investigatori senza conoscerne i retroscena.
Capi 10, 10 bis e 10 ter ATTI INTIMIDATORI AI DANNI DI CLAUDIO UBERTINI e del FIGLIO ENRICO MARIA UBERTINI
LO SCENARIO FATTUALE
Claudio UBERTINI è un consigliere comunale di Viterbo ed è titolare, con il figlio Enrico Maria, di uno studio commercialista.
Enrico Maria UBERTINI, oltre a cogestire con il padre lo studio professionale di famiglia, ha partecipazioni in una società che gestisce la discoteca Milk in Viterbo.
Dagli atti di indagini e dalle dichiarazioni di Claudio UBERTINI, sono emersi collegamenti tra quest’ultimo e soggetti coinvolti, a vario titolo, nei fatti per cui si procede; in particolare:
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Claudio UBERTINI si affida, per le controversie civili e penali, come avvocato di fiducia a Roberto ALABISO, vittima anch’egli, come visto, di un analogo attentato incendiario (cfr. supra, capo 9);
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Claudio UBERTINI, con il figlio, è il commercialista di Fabiola BACIANINI, titolare di un negozio di compro oro, vittima di plurimi attentati da parte del gruppo capeggiato da TROVATO e REBESHI (cfr. supra, capi 1 /1 quater);
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Claudio UBERTINI, con il figlio, è il consulente commercialista degli imprenditori Rinaldo DELLA ROCCA e Roberto GRAZINI Roberto, vittime anch’essi di attentati incendiari da parte dell’associazione in esame (cfr. infra, capi 13 e 14);
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Claudio UBERTINI ha rapporti di frequentazione con Luigi FORIERI, gestore di un bar in via Genova e personaggio molto vicino a Giuseppe TROVATO.
Le indagini hanno consentito di ascrivere i plurimi attentati intimidatori ai danni di UBERTINI Claudio e del figlio Enrico Maria al sodalizio capeggiato da Giuseppe TROVATO, il quale manifesta una vera e propria ossessione nei confronti del professionista.
Nonostante la reticenza delle persone offese, è possibile individuare le ragioni che fanno da sfondo ai sentimenti di risentimento e di odio che il TROVATO nutre nei confronti dell’UBERTINI, nel fatto che il calabrese accusa esplicitamente l’UBERTINI di abusare delle funzioni politiche rivestite e delle sue conoscenze per sollecitare controlli amministrativi nei confronti del compro oro da lui gestito e di avere interessi economici diretti, camuffati attraverso persone di fiducia, in attività di compro oro concorrenziali a quelli del TROVATO (nello specifico, il TROVATO fa cenno ad un negozio, sito in via Cavour, gestito da un cingalese e ad un negozio Oro Cash di Bruno PATERNOLLO, cliente dello studio UBERTINI)
Questa la sequenza degli atti intimidatori subiti dagli UBERTINI:
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Incendio, nella notte tra il 13 ed il 14 gennaio 2017, dell’autovettura Smart di colore bianco, targata, intestata a ed in uso esclusivo a Claudio UBERTINI Claudio.
La notte del 14 gennaio 2017, alle ore 00.20 circa, personale della Questura P.S. di Viterbo interviene, unitamente ai Vigili del Fuoco, a Viterbo, in via Dora Riparia per l’incendio di due autovetture, constatando che il veicolo dal quale si sono propagate le fiamme è l’autovettura Smart, di colore bianco, targataL, intestata a Claudia UBERTINI ed in uso esclusivo al padre Claudio.
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La lettera minatoria recapitata allo studio UBERTINI il giorno 23 marzo 2017
Il giorno 23 marzo 2017, la Squadra Mobile di Viterbo interviene presso lo studio commercialista UBERTINI, sito a Viterbo, in via Genova nr.88, ove è sequestrata una lettera – indirizzata a UBERTINI Claudio – contenente un proiettile per pistola cal.7,65, unitamente ad un frammento di foglio con manoscritta la seguente frase “fai l’omm”.
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Incendio, nella notte tra il 15 ed il 16 novembre 2017, della Mini modello Cooper Country di colore bianco, targata XXXXX di proprietà di UBERTINI Enrico Maria, figlio di Claudio.
Il 16 novembre 2017, alle ore 00.43.32, personale della Compagnia CC di Viterbo e dei Vigili del Fuoco interviene, in Viterbo, in Via Dora Riparia, per la segnalazione dell’incendio in corso dell’autovettura Mini modello Cooper Country di colore bianco, targata XXXXX di proprietà di UBERTINI Enrico Maria, figlio di Claudio5,
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Posizionamento, in data 8 giugno 2018, di una carcassa di animale (tasso), sul cofano dell’autovettura Mini Cooper targata XXXXX di UBERTINI Enrico Maria,
Nella mattinata del giorno 8 giugno 2018, Enrico Maria UBERTINI denuncia la intimidazione subita ad opera di ignoti (che le indagini consentiranno di individuare in Giuseppe TROVATO e Spartak PATOZI), nella notte tra il 7 e l 8 giugno 2018 a seguito del ritrovamento di una carcassa di animale (un tasso)7, sul cofano dell’autovettura Mini Cooper targata XXXXX , parcheggiata sulla pubblica via sotto la propria abitazione (cfr.verbale di s.i. di UBERTINI Enrico Maria del 8/6/2018) 8”.
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Danneggiamento, nella notte tra il 29 ed il 30 giugno 2018, dell’autovettura intestata ad UBERTINI Claudia, ma in uso esclusivo al padre UBERTINI Claudio .
Nella notte tra il 29 ed il 30 giugno 2018, personale della Compagnia CC di Viterbo interviene, sulla scorta delle intercettazioni in corso, in via di Dora Riparia, ove è ubicata la abitazione di UBERTINI Claudio, e riscontra il danneggiamento dell’autovettura dell’autovettura Smart Coupè targata XXXXX 9 di proprietà di UBERTINI Claudia ma in uso al padre Claudio
I GRAVI INDIZI DI COLPEVOLEZZA
I gravi indizi di colpevolezza per i fatti reato riportati ai capi di incolpazione 10 e 10 bis si fondano sulle seguenti fonti di prova :
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alcune conversazioni, a carattere confessorio, auto ed eteroaccusatorio, intercettate all’interno dell’autovettura di Giuseppe TROVATO;
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analisi del traffico telefonico acquisito sulle utenze telefoniche e della localizzazione delle celle agganciate dalle utenze in uso al TROVATO, a DERVISHI Sokol, al REBESHI;
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informazioni ricavabili dalla cartografia elaborata dai sistemi di localizzazione GPS installati sulle autovetture in uso al TROVATO;
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dichiarazioni omogenee rese da altre vittime di attentati incendiari nonché conversazioni intercettate relative agli altri episodi oggetto di indagine;
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verbali di sequestro in atti, sopralluoghi ed annotazioni del Comando Provinciale CC RONIV di Viterbo e della Squadra Mobile di Viterbo, immagini riprese da sistemi di videosorveglianza, atti acquisiti in copia dai procedimenti contro ignoti pendenti presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo).
Per quanto di seguito, non specificato si rimanda integralmente alle pagg. da 369 a 382 della INFOPG ed agli allegati ivi richiamati, nonché alle successive note n. 115/22-1-96 del 18/6/2018, n. 115/22-1-102 del 10/7/2018, n. 115/22-1-115 del 9/8/2018 con gli atti allegati che testimoniano l’attualità dei propositi criminali del TROVATO e dei sodali nei confronti di UBERTINI padre e figlio.
B1. GRAVI INDIZI DI COLPEVOLEZZA PER GLI EPISODI DEL GENNAIO E MARZO 2017
All’epoca dei primi episodi intimidatori ai danni di Claudio UBERTINI (incendio dell’autovettura a lui in uso e lettera minatoria con proiettili fatta pervenire allo studio del commercialista), non erano in corso intercettazioni sull’autovettura o sulle utenze in uso al TROVATO; come si vedrà, la riconducibilità dell’azione alla regia del TROVATO si fonda su plurime conversazioni, intercettate in epoca successiva, che, lette combinatamente, integrano gravi indizi di colpevolezza a carico di Giuseppe TROVATO in concorso con persone rimaste ignote.
Nella immediatezza dell’episodio del 14 gennaio e della successiva lettera minatoria del marzo, Claudio UBERTINI ha reso dichiarazioni al personale della Squadra Mobile di Viterbo, mostrando particolare reticenza, probabilmente dovuta alla gravità dell’atto intimidatorio subìto ed indicando quale unica situazione di contrasto, quella con un ex cliente, residente in provincia di Latina, nei confronti del quale pendevano contenziosi civili sfociati anche in un processo penale presso il Tribunale di Latina10
Degli episodi intimidatori ai danni di Claudio UBERTINI, Giuseppe TROVATO parla con Ismail REBESHI, all’interno dell’autovettura monitorata di quest’ultimo, nel corso di un sopralluogo effettuato nella tarda serata del 31 marzo, prima dell’attentato incendiario ai danni di Emanuele ABATECOLA (capo 3), in via di Dora Riparia in Viterbo, ove sono ubicate l’abitazione di Claudio UBERTINI e la sede legale della società del PATERNOLLO.
Nel corso della conversazione in parola (cfr. prog. 916 del 31/3/2017), rilevante anche per altre vicende (quelle ai danni del PATERNOLLO, dell’ABATECOLA), il TROVATO, allorquando si trova a transitare in via di Dora Riparia, fa esplicito riferimento ad un soggetto che ha acquistato un’autovettura di colore grigio in sostituzione della precedente bianca (TROVATO: “..se c’è la macchina…inc…se l’è comprata nuova…. parola incomprensibile forse Smart) questa era bianca e mo se l’è comprata grigia…e quindi abita vicno a lui..…sto BMW non mi è nuovo! (ndr nota la presenza di una macchina che attira la sua attenzione)…sto BMW qua …è nu rumeno…è cognato a lui”.
Tali informazioni, lette combinatamente con il fatto che le parole sono state pronunciate dal TROVATO allorquando si trova a transitare nella via di residenza dell’UBERTINI ed alla luce delle ulteriori conversazioni, portano ad identificare nell’UBERTINI la persona alla quale il TROVATO fa cenno senza nominarlo e dimostrano l’attualità delle attenzioni morbose del TROVATO nei confronti dell’UBERTINI, ancora dopo gli atti intimidatori del 14 gennaio e 23 marzo 201712:
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Prog. 916 – R.I.T. 23/2017 Proc. Rep. di Viterbo amb (Audi A5 targata XXXXX )
Interlocutori TROVATO Giuseppe/REBESHI Ismail
31 marzo 2017 – ore 19.19.05
Stralcio
Interlocutori
Conversazione
Commento
TROVATO
chi sa se c’è Omar/Manue…(ndr il sistema GPS indica che la macchina si trova in questo momento in Via Dora Riparia) se c’è la macchina…inc…se l’è comprata nuova…
TROVATO chiede a Rebeshi se terza persona (identificabile in, UBERTINI Claudio) abbia comprato l’autovettura dopo l’incendio
REBESHI
questa!
TROVATO
(parola incomprensibile forse Smart) questa era bianca e mo se l’è comprata grigia…e quindi abita vicno a lui..…sto BMW non mi è nuovo! (ndr nota la presenza di una macchina che attira la sua attenzione)…sto BMW qua …è nu rumeno…è cognato a lui
TROVATO spiega a Rebshi che prima l’autovettura di UBERTINI era bianca (effettivamente quella incendiata era una Smart bianca) ed ora l’ha comprata grigia. Gli accertamenti hanno consentito di stabilire l’acquisto da parte di UBERTINI, pochi giorni prima, di una Smart di colore grigio Poi indica anche un BMW ed effettivamente UBERTINI è proprietario anche di un BMW serie X1 targa ES180KR
Il 4 agosto 2017, è intercettata una conversazione ambientale tra Giuseppe TROVATO e la fidata collaboratrice Alessia GUADAGNO, rilevante sia per l’episodio in esame che per quello successivo, del novembre 2017, ai danni di Enrico Maria UBERTINI.
Nel corso della conversazione13, il TROVATO, nel rispondere alla collaboratrice sul mutamento di comportamento del commercialista UBERTINI che, nell’ultimo periodo, le ha tolto il saluto, le spiega che l’UBERTINI ha evidentemente intuito che le azioni intimidatorie subìte provenivano da lui (testualmente, TROVATO: “ perché sa che…dice questi hanno saputo che io gli ho fatto…li ho inculati in passato)”.
Il TROVATO esterna alla sua dipendente la convinzione (che non ha trovato riscontro nelle risultanze investigative) di un coinvolgimento dell’UBERTINI nella gestione di due esercizi di preziosi usati in Viterbo: il primo, sito in via Cavour e formalmente intestato ad un soggetto dello Sri Lanka, debitore dell’UBERTINI, a detta del TROVATO; il secondo, l’ “Oro Cash” riconducibile al PATERNOLLO (del quale, come visto, l’UBERTINI è il consulente economico).
Nel prosieguo della conversazione, il TROVATO, con fare sarcastico ed irridente nei confronti dell’UBERTINI, lascia intendere alla GUADAGNO che l’avrebbe colpito (nuovamente) dopo l’estate (così il TROVATO: è bravo, è un bravo ragazzo poi…si, dopo l’estate penso… ), ricevendo l’avallo della dipendente che giunge, anzi, a suggerire al TROVATO di colpire il figlio dell’UBERTINI, come effettivamente accadrà nel novembre del 2017 (TROVATO: è bravo, è un bravo ragazzo poi…si, dopo l’estate penso… GUADAGNO: “al figlio eh però!; TROVATO: è bravo è bravo…lo voglio bene; GUADAGNO Alessia: si, è bono come il pane guarda, che scherzi; TROVATO:no è bravissimo, lo voglio troppo bene io”).
Si riporta di seguito la trascrizione della conversazione:
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Prog. 1314 – R.I.T. 3852/2017 Ambientale TROVATO (Audi A5 targataXXXXX )
Interlocutori TROVATO Giuseppe/GUADAGNO Alessia
4 agosto 2017 – ore 11.06.23
Stralcio
Interlocutori
Conversazione
Commento
TROVATO
11.19.24 – UBERTINI ha due compro oro, lo srilanchese e oro cash, hai capito perchè? è bravo il commercialista, no, il pinguino, per questo vi guarda brutto...
TROVATO riferisce a GUADAGNO Alessia che UBERTINI è proprietario di due compro oro e che è questo il motivo per il quale le guada in cagnesco
GUADAGNO A.
a…certo ovvio
TROVATO
può capitare, può capitare, perchè so loro che gli piaciono pure i soldi, all’indiano cacciano loro i soldi sennò l’indiano va a fa il compro oro? in via Cavour…
GUADAGNO A.
a…
TROVATO
a…io ieri l’ho scoperto…brave persone!
TROVATO afferma di aver scoperto qualcosa riferito agli UBERTINI
GUADAGNO A.
scusa ma dov’è, in Via Cavour? no?
TROVATO
UBERTINI
GUADAGNO A.
a… o a me mi ha sempre salutato…non mi ha più salutato!…sempre Giuseppe, te lo giuro, sempre.
GUADAGNO Alessio inizia a spiegarsi i motivi per i quali gli UBERTINI non l’hanno più salutata
TROVATO
perché sa che…dice questi hanno saputo che io gli ho fatto…li ho inculati in passato.
Probabilmente TROVATO si riferisce agli atti intimidatori realizzati nei confronti di UBERTINI
GUADAGNO A.
Poi la cosa brutta è che io non l’ho mai, mai beccato allo chalet, un po’ di mattine fa? eravamo tutte e tre poi fa colazione e poi andavamo a lavoro, è entrato lui.
TROVATO
è bravo, è un bravo ragazzo
si percepisce il tono sarcastico
GUADAGNO A.
è beh!
TROVATO
poi…si, dopo l’estate penso…
A questo punto TROVATO afferma che dopo l’estate, come effettivamente avverrà, attuerà un’azione intimidatoria nei confronti degli UBERTINI
GUADAGNO A.
al figlio eh però!
GUADAGNO suggerisce che la prossima intimidazione dovrà essere rivolta ad UBERTINI Enrico Maria, come in effetti avverrà il 16 novembre 2017
TROVATO
è bravo è bravo…lo voglio bene
TROVATO sempre in modo sarcastico conferma
GUADAGNO A.
si, è bono come il pane guarda, che scherzi
detto in senso ironico
TROVATO
no è bravissimo, lo voglio troppo bene io
sempre con tono sarcastico
GUADAGNO A.
ma certo
Il risentimento del TROVATO nei confronti dell’UBERTINI è ulteriormente confermato da una conversazione tra presenti, captata successivamente all’attentato ai danni del figlio Enrico Maria.
Il giorno 16 novembre 2017 (cfr. progr 3457 del 16/11/2017 ore 17:41) Giuseppe TROVATO racconta alla fidanzata OUFIR Fouzia (detta Sofia) e poi alla dipendente Martina GUADAGNO l’incontro avuto, alla presenza degli altri consociati REBESHI Ismail e DERVISHI Sokol, con Otello MACRI’ e il genero Gabriele PETRINI, incontro, come visto, (cfr. supra, capo 1 e segg ) richiesto da questi ultimi nella speranza di convincerlo a desistere dagli atti estorsivi in essere.
Il TROVATO riferisce alla collaboratrice di avere rappresentato al PETRINI ed al MACRI, al fine di allontanare da lui i sospetti sulle azioni ai danni del PETRINI, di avere avuto anch’egli, con i suoi uomini, problemi analoghi a causa di un politico e del figlio, vicini ad alcuni loro concorrenti nel settore dei compro oro [<<…eh c’è pure a noi l’hanno bruciato (riferito ai due camion bruciati nel deposito di REBESHI il 16.8.2017, ndr), quindi c’è qualcuno che ce l’ha con tutti noi (il riferimento è all’associazione che fa capo a TROVATO, ndr.)…lo sa che mi può rovinare a me qualche politico è…io non dico che è qualche sbirro perché gli sbirri non li fanno ste cose, non lo so però c’è qualche politico o figlio di un politico potente… allora cercano di trovare qualche amico potente massoneria è di questi qua che è qualche comproro che è parente di qualche massone gli ho detto…>>]14.
Nel dicembre del 2017 è intercettata una ulteriore conversazione, a valenza autoaccusatoria, all’interno della autovettura in uso a Giuseppe TROVATO, che spazza via ogni dubbio in merito alla responsabilità di TROVATO Giuseppe negli atti intimidatori ai danni degli UBERTINI.
Nel periodo in questione, il TROVATO è impegnato ad organizzare un’azione intimidatoria nei confronti di Andrea GUIDOZZI (cfr. infra, capo 11), titolare di un ristorante-pescheria, che ha avuto l’ardire di “mancargli di rispetto” non riconoscendo la sua “autorità” e non accettando l’invito fattogli di desistere da ogni pretesa di credito nei confronti di tale Manuel PECCI, amico del TROVATO. In tale contesto, il giorno 13 dicembre 2017, è captata una conversazione ambientale (cfr. progr. 2766, all. 45 fascicolo A), nella auto del TROVATO, tra quest’ultimo ed il PECCI nel corso della quale Giuseppe TROVATO rassicura Manuel PECCI, controparte del GUIDOZZI, che con l’azione che avrebbe fatto (la dimostrazione) il GUIDOZZI si sarebbe sottomesso ed avrebbe ceduto, così come in passato hanno fatto PETRINI (chiamato erroneamente Petretti dall’indagato: cfr. supra, capo 1 ) e l’UBERTINI (così TROVATO <<..gli bruciamo..perchè sono così … UBERTINI, ti ricordi com’era…vedi mo’ com’è…omissis…lui (riferito a Guidozzi, ndr.)…tu non ti preoccupare che stiamo lavorando, ascoltami a me..l’indirizzo e la macchina ..che gliela bruciamo e facciamo finta che è un corto circuito e così lo facciamo calmare…. Devi vedere come gli abbiamo fatto abbassare la..al padre ed al figlio… deve venire da me, tu non ti preoccupare, come sono venuti…Petretti, UBERTINI, devono venire qua, prima mi hanno trattato male, devono venire tutti qua, ci diamo una dimostrazione..ci può andare Ricmond con il fratello e lo ammazzano di palate>>15, mettendo così la firma sugli atti intimidatori fatti proprio nei confronti di entrambi gli UBERTINI (padre e figlio).
L’illustrato quadro probatorio appare integrare gravi indizi di colpevolezza a carico del TROVATO per l’episodio del danneggiamento aggravato dal metodo mafioso ai danni di Claudio UBERTINI , essendo in estrema sintesi emerso:
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che Giuseppe TROVATO nutre sentimenti di astio e di vendetta nei confronti di Claudio UBERTINI, sospettato di avere cointeressenze in attività di compro oro concorrenti e di abusare della carica di consigliere comunale per sollecitare controlli amministrativi sulla sua attività;
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che Giuseppe TROVATO ha effettuato sopralluoghi presso l’abitazione dell’UBERTINI facendo esplicito riferimento alla sostituzione dell’autovettura di colore bianco incendiata con quella di colore grigio, acquistata dall’UBERTINI successivamente all’incendio;
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che l’incendio del 14 gennaio 2017 è posto in essere con modalità analoghe (notte tempo, liquido infiammabile, abbandono dei telefoni cellulari in zona distante dal luogo del crimine) a quelle con cui il TROVATO ed il gruppo da lui capeggiato opera ogniqualvolta si tratti di intimidire la vittima di turno o costringerla a compiere atti di disposizione patrimoniale in favore del gruppo o dei suoi associati;
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che le modalità con le quali è consumato l’atto intimidatorio del marzo 2017 (busta con due proiettili e la scritta “Fai l’omm”) rievocano quelle di uno degli atti intimidatori ai danni di Fabiola BACIANINI (cfr. supra, capo 5), allorquando dopo plurimi atti incendiari, le sono fatte rinvenire frasi di minaccia (dammi li sordi) accompagnati da due ceri votivi nonché quelle relative ad uno degli atti intimidatori ai danni di Piero CAMILLI (cfr.infra, capo 12 ter) ;
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che Giuseppe TROVATO, nel corso di un colloquio confidenziale con la dipendente Alessia GUADAGNO, le spiega che il cambio di atteggiamento dell’UBERTINI nei loro confronti notato dalla donna nell’ultimo periodo, è dovuto al fatto che il professionista ha intuito che le azioni intimidatorie provenivano da lui (testualmente, TROVATO: “ perché sa che…dice questi hanno saputo che io gli ho fatto…li ho inculati in passato”);
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che Giuseppe TROVATO manifesta alla GUADAGNO la sua intenzione di colpire l’UBERTINI nuovamente dopo l’estate accogliendo l’invito della collaboratrice di colpire, questa volta, il figlio anziché il padre;
B2. Gravi indizi di colpevolezza per l’attentato incendiario, nella notte tra il 15 ed il 16 novembre 2017, dell’autovettura Mini Cooper targata FA677CH di proprietà di UBERTINI Enrico Maria
Come sopra visto, un nuovo atto intimidatorio ai danni della famiglia UBERTINI balenava nella mente del TROVATO già a partire dall’estate precedente.
Il giorno 4 agosto 2017, è intercettata una conversazione16 nel corso della quale il TROVATO, nel rispondere alla collaboratrice sul mutamento di comportamento del commercialista UBERTINI che, nell’ultimo periodo, le ha tolto il saluto, spiega alla GUADAGNO che l’UBERTINI ha evidentemente intuito che le azioni intimidatorie subìte provenivano da lui (testualmente, TROVATO: “ perché sa che…dice questi hanno saputo che io gli ho fatto…li ho inculati in passato”).
Nel prosieguo della conversazione, il TROVATO, con fare sarcastico ed irridente nei confronti dell’UBERTINI, lascia intendere alla GUADAGNO che l’avrebbe colpito (nuovamente) dopo l’estate (così il TROVATO: è bravo, è un bravo ragazzo poi…si, dopo l’estate penso… ), ricevendo l’avallo della dipendente che giunge, anzi, a suggerire al TROVATO di colpire il figlio dell’UBERTINI, come effettivamente accadrà nel novembre del 2017 (TROVATO: è bravo, è un bravo ragazzo poi…si, dopo l’estate penso… GUADAGNO: “al figlio eh però!; TROVATO: è bravo è bravo…lo voglio bene; GUADAGNO Alessia: si, è bono come il pane guarda, che scherzi; TROVATO:no è bravissimo, lo voglio troppo bene io”)
L’azione si consuma nella notte tra il 15 ed il 16 novembre 2017 ed è ricostruita, nel dettaglio, dalla annotazione di Pg del 20/11/2017 a cui si rimanda per quanto di seguito non specificato (cfr. all. 127 fascicolo B) 17.
La sera del 15 novembre 2017, TROVATO Giuseppe, a bordo della propria autovettura, è in compagnia del consociato DERVISHI Sokol, nei pressi del negozio da lui gestito allorquando è raggiunto da una terza persona, riconosciuta dagli operanti, in Gabriele LAEZZA: i tre, con l’autovettura del TROVATO, raggiungono, intorno alle 21:35, l’albergo ristorante “Tevere” in Orte, ove alle successive 21:50 sopraggiunge Ismail REBESHI (cfr.progr. 1877, immagini tratte dal sistema di videosorveglianza dell’albergo, annotazione di PG) .
Nel corso del tragitto per Orte, si capisce (cfr. progr. 1877) 18 che, una volta rientrati a Viterbo, TROVATO, DERVISHI, LAEZZA e REBESHI (che si unirà a loro) dovranno lasciare l’autovettura Audi A5 del primo ed utilizzare un secondo veicolo (che si vedrà essere, con tutta probabilità, l’auto Kia Picanto, utilizzata per altri attentati).
I quattro si trattengono all’interno del ristorante fino alle ore 22:55 circa, allorquando le immagini del sistema di videosorveglianza li riprendono uscire, con il TROVATO ripreso con in mano due bottiglie d’acqua da 1,5 acquistate al momento della uscita (cfr. rilievi fotografici in atti).
Nel corso del viaggio di rientro a Viterbo, il TROVATO si lamenta con il DERVISHI della condotta di guida a velocità eccessivamente sostenuta del REBESHI (cfr. progr. 1878: TROVATO: “Ma dico ma perché va veloce…va sempre veloce non capisco perché…l’altra sera pazzo mi ha fatto uscire”).
Alle ore 23:14, il sistema di localizzazione GPS dell’autovettura del TROVATO indica che i due si fermano presso il distributore di benzina ENI, sito in Viterbo in viale Trieste; la PG annota che dalle intercettazioni “si sentono rumori di taniche o simili e si intuisce che armeggiano un qualcosa dall’esterno dell’abitacolo”.
Le fasi successive sono così ricostruite nella annotazione, attraverso l’analisi combinata di informazioni tratte dal sistema GPS e dalle conversazioni intercettate:
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alle ore 23:18:49 il TROVATO raggiunge via Monfalcone (via ove è sita l’abitazone del DERVISHI): ivi giunti, il DERVISHI scende dall’autovettura per farvi rientro pochi minuti dopo;
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alle ore 23:23 il TROVATO, in transito su via Baracca, si lamenta con il DERVISHI di avere perso di vista momentaneamente il REBESHI (cfr. prog. 1878: Eee aspettare là..ogni volta ha da volare questo, io non saccio perché questo…sto vizio che deve schizzare che non c’ha senso);
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alle ore 23:25 il TROVATO è in zona Santa Barbara e vie limitrofe, alla ricerca del luogo esatto ove si è dato appuntamento con il REBESHI; il TROVATO; non ricordando il luogo dell’appuntamento, esterna il disappunto di avere perso di vista il REBESHI (così testualmente: TROVATO: impossibile, ogni volta che uscimo,..ma dico non poteva aspettare un po’ più avanti?”;
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dopo ulteriori giri, Giuseppe TROVATO e DERVISHI, transitando in Via Beccali del quartiere S. Barbara, individuano il luogo dell’appuntamento e la macchina ivi parcheggiata da utilizzare (“Qua sta ..si è qua…la macchina è questa” (individuata dalla Pg nella Kia Picanto, oggetto di furto, già nella disponibiità del sodalizio fin dal 10.11.2017 e solitamente lasciata parcheggiata proprio nel Quartiere S.Barbara), e si incontrano con REBESHI e LAEZZA che sopraggiungono (“arrivati”);
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nella circostanza, riuniti, allorquando il DERVISHI chiede conferma al REBESHI della esecuzione della azione in serata (progr. 1878 DERVISHI: Aspetta un po’ qua dove lasciamo, la macchina la lascia a casa lo sai? Ha quella con se la deva lasciare a casa, ora si è fatto mezzanotte… facciamo qualcosa stasera?…mezzanotte meno un quarto compà…facciamo quella cosa stasera si o no?) ed ha riscontro positivo in tal senso (REBESHI: Ho preso il giubbotto, dai che abbiamo tempo…benzina), si comprende che vi è stata una incomprensione su chi, tra le due coppie, avrebbe dovuto procurarsi la benzina per l’innesco dell’incendio (LAEZZA: benzina?, il TROVATO “La benzina non l’avemo piata”) L’inconveniente è presto superato con una divisione dei compiti da parte del TROVATO che lascia intendere che lui ed il DERVISHI effettueranno il sopralluogo presso l’abitazione della vittima (in via di Dora Riparia) a controllare la presenza dell’autovettura, mentre il LAEZZA ed il REBESHI cureranno l’esecuzione (TROVATO: A casa…tanto la cosa la fanno loro);
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Subito dopo il DERVISHI ed il TROVATO, con l’autovettura di quest’ultimo, transitano prima (alle ore 23:40) in via di DORA RIPARIA, teatro del crimine, e successivamente (ore 23:42) si recano in via Monfalcone per ivi lasciare parcheggiata l’autovettura del calabrese e svuotare le due bottiglie d’acqua, prima acquistate al ristorante, per essere evidentemente riempite di benzina19:
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Alle 00:40 circa (intervento dei CC è richiesto alle 00:43) del 16 novembre, in via di Dora Riparia,è incendiata l’autovettura Mini Cooper targata XXXXX di proprietà di UBERTINI Enrico Maria.
OCCULTAMENTO DELLA PISTOLA DEL CLAN TROVATO-compresso
Dallo studio delle celle attivate dai telefoni cellulari degli indagati emergono altri dati rilevanti, che letti combinatamente con le intercettazioni, consentono di delineare il seguente scenario.
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dalle ore 23.49 circa fino alle successive ore 00:50 le utenze in uso al TROVATO ed al REBESHI attivano costantemente, senza traffico telefonico, la medesima cella ubicata in viale Trieste, compatibile con la cella di via Monfalcone (via in cui è sita l’abitazione del DERVISHI) ed ove il DERVISHI con il TROVATO, con l’autovettura monitorata di quest’ultimo, si è recato alle precedenti 23.43 per parcheggiare l’auto e svuotare di acqua le due bottiglie, riempendole evidentemente di un qualcos’altro (che si vedrà essere benzina) (cfr. supra, progr. 1878).
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La circostanza che il REBESHI si trovi con il TROVATO alla medesima ora sta a significare che il REBESHI ed il LAEZZA, dopo essersi accordati con TROVATO e DERVISHI sull’azione alle precedenti 23:34 (cfr. supra progr. 1878), abbiano raggiunto i consociati in via Monfalcone a bordo di altra autovettura (che sembra potersi individuare nella Kia Picanto di provenienza furtiva, utilizzata per altri attentati).
Le utenze del REBESHI e del TROVATO dopo le 00:50 attivano due celle diverse fino a raggiungere le rispettive abitazioni; tale informazione, letta combinatamente con le precedenti, sta evidentemente a significare che i due sono stati costantemente insieme nell’arco temporale di consumazione dell’attentato incendiario, avvenuto alle 00:43, ai danni di Enrico MARIA UBERTINI, per tornare insieme, con la macchina in uso al REBESHI, in via Monfalcone per riaccompagnare TROVATO e DERVISHI e poi dividersi(dalle 00:50);
Dalle ore 23:18 l’utenza mobile in uso al DERVISHI Sokol fino alla mattinata del 16 novembre 2017 attiva, senza traffico telefonico, la cella a ridosso di via Monte Bianco, compatibile con via Monfalcone, luogo di dimora del DERVISHI, a testimonianza del fatto che, come sopra visto nella analisi delle conversazioni ambientali, allorquando il DERVISHI scende dall’autovettura del TROVATO, in via Monfalcone, per pochissimi minuti (cfr. progr. 1878 ore 23:18), si sia diretto a casa per lasciare il proprio telefono cellulare, secondo il solito modus operandi
Alle ore 01.03 del 16 novembre, subito dopo l’incendio dell’autovettura di UBERTINI Enrico Maria, TROVATO risale all’interno dell’Audi A5 monitorata e raggiunge la propria abitazione di Via Donizetti20.
Il 6 dicembre 2017, UBERTINI Claudio21 e il figlio Enrico Maria22 sono escussi nuovamente dai Carabinieri di Viterbo, senza fornire elementi utili a ricostruire il movente che sottende alle ripetute intimidazioni poste in essere dal gruppo criminale facente capo a TROVATO Giuseppe, pur lasciando emergere collegamenti con altre persone coinvolte, a diverso titolo, nelle indagini in disamina.
Si riportano alcuni passi della INFOPG sul punto:
UBERTINI Claudio, oltre ad essere il commercialista di BICIANINI Fabiola, ha assistito professionalmente PETRINI Mauro, padre di Gabriele e PIERGENTILI Ulisse allorquando, prima di gestire la gioielleria/compro oro, faceva il carrozziere;
l’avvocato ALABISO, altra vittima delle intimidazioni dell’associazione a delinquere, è il legale di famiglia degli UBERTINI, assistendoli in diversi contesti giudiziari di natura civilistica;
gli UBERTINI frequentano sistematicamente, in ragione della vicina ubicazione del loro studio professionale, il bar gestito da FORIERI Luigi ove, soprattutto in passato, si sono incontrati con TROVATO Giuseppe. A riguardo, UBERTINI Claudio ha raccolto alcune lamentele del Calabrese, incontrato in talune circostanze con persone dall’aspetto poco raccomandabile, sia per quanto concerne i controlli allo effettuati dalla Polizia di Stato sia per ciò che riguarda l’andamento negativo dei suoi negozi dovuti alla diffusa concorrenza [<<…Si, lo conosco da diversi anni, in quanto frequentiamo lo stesso bar sito in via Genova, gestito da Forieri Luigi. In passato capitava spesso di incontrare TROVATO, da tutti conosciuto come Peppino, nella pausa pranzo. Più recentemente, lo incontro occasionalmente e capita che prendiamo un caffè. In queste circostanze ci siamo intrattenuti, scambiando qualche battuta su vari argomenti. Ho avuto modo di ascoltare qualche sua lamentala sui continui controlli subiti da parte della Polizia di Stato, in particolare dall’ufficio di Polizia Amministrativa e dal dirigente della Squadra Mobile Zampaglione. Con TROVATO non condivido alcun interesse di natura professionale, so che gestisce alcuni compro oro a Viterbo e che è di origini calabrese. Ha tenore di vita molto alto, che percepisco dal modo di vestire, dalle autovetture in suo uso e comunque ostenta il suo benessere economico. Qualche volta l’ho incontrato al bar di Forieri in compagnia di persone che dall’aspetto mi sembravano poco raccomandabili. Ho avuto modo di raccogliere anche le sue lamentele sull’andamento commerciale dei suoi negozi che, a suo dire, nell’ultimo periodo, a causa della diffusa concorrenza, ha registrato un notevole calo…>>];
UBERTINI Enrico Maria, così come REBESHI Ismail, è inserito nell’ambiente dei locali notturni, avendo una partecipazione in una società che gestisce una discoteca di Viterbo, ove peraltro i servizi di sicurezza sono assicurato da MICOZZI Giovanni, vittima di un’intimidazione già descritta. Conosce le sorelle GUADAGNO, dipendenti di TROVATO. Infine, precisa di conoscere il Calabrese con il quale, da tempo, ha un rapporto cordiale, tanto che gli ha chiesto notizie in merito all’incendio dell’autovettura [<<…si lo conosco; la mia conoscenza con TROVATO Giuseppe risale a quando ero socio della società TIME srl che gestiva le discoteche – Clubbino e Festival, ora entrambe chiuse; TROVATO era un assiduo frequentatore di entrambi i locali, motivo per il quale, nel tempo, è nato un rapporto di buona conoscenza. Nonostante la predetta società sia inattiva e non si occupa più della gestione delle due discoteche, posso dire che incontro, ancora oggi, spesso TROVATO Giuseppe presso il Bar gestito da FORIERI Luigi, anche se devo aggiungere che di recente lo frequenta di meno. Lui con me è stato sempre gentile ed anche ossequioso tant’è che usa chiamarmi “Enrichetto”. L’ultima volta che ho incontrato TROVATO, risale a circa una decina di giorni fà ed è accaduto sempre all’interno del predetto bar in maniera del tutto occasionale. Nella circostanza lo stesso mi diceva di aver appreso la notizia dell’incendio della mia macchina e mi chiese se si era saputo nulla in merito. Preciso inoltre che con TROVATO ho anche avuto modo, nel periodo in cui le discoteche erano attive, di intrattenere con lui conversazioni telefoniche anche se di rado e comunque sempre riferibili ai due locali notturni…>>].
Ambientale n. 674 – R.I.T. 2051/2018 Toyota Yaris XXXXX Interlocutori: TROVATO Giuseppe/ PATOZI Spartak/ PATOZI Shkelzen il 29 giugno 2018 – ore 20.56.39 Stralcio |
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Interlocutori |
Conversazione |
Commenti |
TROVATO |
ma non ti si vede nessuno |
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PATOZI |
senza che entri vedi se |
Il mezzo percorsa via Ticino gira in via Dora Riparia |
TROVATO |
il cappuccio |
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PATOZI |
vedi se vedi quella dell’altra volta |
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TROVATO |
qua non ci andiamo |
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PATOZI Shkelzen |
Bravo |
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TROVATO |
da là siamo entrati noi no |
Trovato chiede conferma sul luogo dove si erano portati la volta dell’intimidazione con il posizionamento della carcassa di animale sul cofano dell’autovettura di Ubertini |
PATOZI |
si però… inc….non vi fate vedere |
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TROVATO |
però non andare proprio fino in fondo Zì è |
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PATOZI |
gira qua |
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TROVATO |
eh vedemo se c’è…gira subito qua |
Cercano di individuare un’autovettura della famiglia Ubertini |
PATOZI Shkelzen |
Si |
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TROVATO |
vedi se c’è? |
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PATOZI Shkelzen |
non ci sono…inc…. |
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TROVATO |
no però ho paura che a casa le hanno montate è c’è…inc… |
Trovato ipotizza che abbiano installato delle telecamere a seguito dei vari atti intimidatori |
PATOZI Shkelzen |
quello non c’è aspetta un po’? |
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TROVATO |
vedi un po’ |
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PATOZI Shkelzen |
si sta laggiù sta. laggiù vicino alla rossa.. quella grigia vedi quella grigia mimmò…lì vicino alla bianca è la Renault, ci vado a fa una camminata a piedi… |
Patozi erroneamente pensa di aver individuato l’autovettura |
TROVATO |
no non c’è Zì |
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PATOZI Shkelzen |
non è quella? |
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TROVATO |
No |
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PATOZI |
non è quella ho capito non c’è proprio |
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PATOZI Shkelzen |
allora non è uscito |
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TROVATO |
No |
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PATOZI |
allora starà in giro inc.- |
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TROVATO |
o sarà lì |
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PATOZI |
tanto tu sai il bar |
Patozi Spartak chiede a Trovato se conosce il bar frequentato da Ubertini |
TROVATO |
si il bar là e mangia là |
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PATOZI |
allora …inc…andiamo là proprio là prendiamo il gambero e ci andiamo |
Patozi ipotizza di andare a prendere Laezza Gabriele, soprannominato Gamberone e farlo partecipare alla commissione dell’intimidazione contro UBERTINI |
TROVATO |
|
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PATOZI |
subito che ce ne fotte |
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TROVATO |
di dirgli però che dobbiamo aspettare…inc |
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PATOZI |
quando ha finito dici |
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TROVATO |
però poi dobbiamo aspettare che si libera |
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PATOZI |
eh stiamo qua…inc… |
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TROVATO |
prima di rientrare |
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PATOZI |
ci mettiamo dalla parte avanti |
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TROVATO |
…inc…. |
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PATOZI |
se lo sai che è uscito si |
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TROVATO |
basta che non si mette a gridare |
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PATOZI |
ma che gridano una volta che è sai come sta..sta zitto proprio…Gambero allora per pigliare la superstrada |
Nel corso dei transiti per Viterbo a bordo dell’autovettura del TROVATO, i due sodali sorprendono Claudio UBERTINI, padre di Enrico Maria, in compagnia di Luca BOCCOLINI, direttore dell’’ufficio centrale delle Poste in Viterbo di via Ascenzi (destinatario anch’egli di un atto ritorsivo nel maggio 2018: vedi infra capo 18)40 e si lasciano andare a commenti inequivocabili sulla intenzione di colpire fisicamente Enrico Maria UBERTINI.
Di seguito si riporta la trascrizione integrale della conversazione in esame (cfr. prog. 999 del 3/8/201841)
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Prog. 999 R.I.T. 2051/2018 (Ambientale PATOZI Spartak – Toyota Yaris targata XXXXX )
Presenti: TROVATO Giuseppe/PATOZI Spartak
03/08/2018 21.33.51
Stralcio
Interlocutori
Conversazione
Commenti
PATOZI
qua a sinistra
Patozi e Trovato sono in cerca di Ubertini Enrico Maria, percorrendo diverse vie di Viterbo.
TROVATO
inc.- se lo vediamo inc.-
PATOZI
a quello del – inc.-
TROVATO
se è in giro… se la macchina è in giro
PATOZI
è bravo
TROVATO
lo pizzichiamo con un inc.-
PATOZI
bravo bravo
TROVATO
e lo menamo
Qui Trovato manifesta i propositi suoi e di Patozi di aggredire violentemente Ubertini Enrico Maria.
PATOZI
eh no
TROVATO
quello così sta calmo…inc… tutte le cose non lo so mo’ a questo porco come lo ammazzo di botte
PATOZI
e non ti preoccupà pur quello lo facciamo
TROVATO
tanto lo pizzichiamo
PATOZI
c’è tempo tutto quanto però con modi
TROVATO
con motivo
PATOZI
segnalato proprio…inc…non tieni modo per ste cose
TROVATO
e vabbè impulsivo…inc
…omissis…
PATOZI
Ore 21:42:52 – speriamo che c’è la macchina Zì
TROVATO
se non c’è inc.- a nessuno
PATOZI
speriamo dopo non sappiamo dove andare a trovarla oggi è proprio
…omissis…
TROVATO
inc.- vediamo se c’è sta bastarda di macchina
Trovato e Patozi si recano in via Dora Riparia, ove vie l’abitazione degli Ubertini, per verificare l’eventuale presenza dell’autovettura di Ubertini Enrico Maria
PATOZI
la mercedes
TROVATO
inc.-
PATOZI
dietro la macchina inc.-
TROVATO
vediamo se c’è, se sto porco mangia sempre alla casa
Trovato, riferendosi a Ubertini Enrico Maria, dimostra di conoscere anche le sue abitudini.
PATOZI
non ci sta
TROVATO
vai più avanti
PATOZI
inc.- qua…non ci sta zì buono
TROVATO
ha già mangiato o è andata a mangià fuori
PATOZI
no oggi è uscito
TROVATO
o è uscito o è partito
PATOZI
è uscito è uscito buono inc.-
TROVATO
allora è in giro
PATOZI
è gli mando indietro bravo
TROVATO
quella macchina che ha girato lì.. ne il padre ne lui c’è
Trovato verifica che in via Dora Riparia non né la macchina di Ubertini Claudio né quella del figlio Enrico Maria
PATOZI
buono andiamo lì dove
TROVATO
a quel bar là
PATOZI
qui sotto no
TROVATO
stasera è uscito
PATOZI
buono…vediamo che dice il negro…inc.-
TROVATO
mercedes è si stanno a parlà
PATOZI
inc.- le cose che teniamo per testa noi, che va a pensare lui una richiesta di un cazzo di merda
TROVATO
sti cazzo di
PATOZI
allora dove sta quello a Porta Faul è
…omissis…
PATOZI
se sto da quelle parti andiamo…inc…vabbuò?
TROVATO
mhm…e questi qua si guarda non esce più da solo capito come?
PATOZI
capito è uscito come è
TROVATO
oggi è uscito ma nemmeno il padre c’è, se ne va a mangiare
PATOZI
Buono
TROVATO
per qualche cosa politica
Ubertini Claudio è attualmente assessore ai lavori pubblici del Comune di Viterbo
PATOZI
aspettiamo pure quando scende da là inc.- ce ne fotte di un cazzo della cena
TROVATO
inc.- con un palo nella faccia
Trovato ipotizza il modo di aggredire Ubertini Enrico Maria, utilizzando un’arma impropria, come ha fatto per Trevi Luigi
PATOZI
Ah
TROVATO
trenta secondi Zì
PATOZI
hai capito
TROVATO
dritto…(breve pausa)…facciamo le cose senza accavallare
PATOZI
devi vedere tutto quelle che ci so
TROVATO
le cose importanti vediamo che devono venire prima, perché altrimenti ci troviamo accavallati inc.-
Qui si ha la misura dell’indeterminatezza del programma criminoso, che prevede una serie di obiettivi ai quali i consociati devono dare un ordine prioritario
PATOZI
bravo no no
TROVATO
perché dopo un obiettivo si inizia
Trovato afferma che quando l’organizzazione inizia a perseguire uno obiettivo delittuoso, questo deve essere portato a termine con quello che stanno per fare nei confronti di Ubertini
PATOZI
si deve fare per forza o no…
TROVATO
almeno uno lo dobbiamo fare inc.- stasera
Trovato spiega a Patozi che ci sono più obiettivi delittuosi da attuare e questo è uno di quelli che deve essere fatto.
PATOZI
hai capito
TROVATO
questa è facilissima Zì e guà…
PATOZI
inc.-
TROVATO
è là è là è là
PATOZI
comunque tiene ho visto tiene pure questa
TROVATO
si e la mette a posto vabbè ma uno va di dietro
Concordano le modalità dell’azione
PATOZI
bravo no basta che ci abbiamo questo
Si fa riferimento ad un oggetto che occorre per portare a termine l’azione delittuosa programmata.
…omissis…
TROVATO
andiamo a vedere prima a Porta Faul se c’è questo
…omissis…
TROVATO
Ore 21:51:12: vediamo se sta qua sto porco
I due verificano la presenza di Ubertino Enrico Maria presso il Deco’ Bistrot, sito in zoan Valle Faul e Point Five Garden Bar
PATOZI
ah speriamo
TROVATO
se è qua lo inc.– sennò ce lo fottiamo
PATOZI
è magari
TROVATO
ci facciamo passare inc.- vai più avanti là la nasconde la macchina
PATOZI
dove la lascia di solito quello
TROVATO
la deve lasciare a questi parcheggi qua quello se la nasconde ora la macchina se la rompono…inc.- inculà le macchine sto porco di merda capì..inc.-
PATOZI
è non ce ne fotte di un cazzo
TROVATO
ci sono dei parcheggi qua
PATOZI
inc.-
TROVATO
però penso che inc.- qua dentro inc.- si dentro qua…e che cazzo ci fa parcheggi qua… Zì entra qua può darsi che lo vediamo
PATOZI
Si
TROVATO
e lo meniamo qua dentro quando esce
PATOZI
eh no
TROVATO
e lo sfondiamo
PATOZI
lo sfondiamo
TROVATO
inc.- mannaggia, per la macchina tutta inc.- guarda qua…vediamo se l’ha messa qua questo porco.. no.. cinquecento settecento non è la sua..inc.- vedi se c’è
PATOZI
la fiat
TROVATO
no non c’è non c’è…chissà dove è andato a mangiare questo animale
PATOZI
guardiamo la sopra no
TROVATO
no, ecco ci ha pure una smartina pure così
PATOZI
ah, ah
TROVATO
mmmh, sto porco, però la macchina sua non c’è
PATOZI
eh, capito, e dove può essere? su qualche bar? ..inc… e la troviamo
TROVATO
…inc… bar
PATOZI
appena la troviamo…
TROVATO
lui va a mangia’ qua, lui può entra’ qua con la macchina? No
PATOZI
chi? no!
TROVATO
perché la sorella tiene pure ‘sta macchina
Ubertini Enrico Maria ha una sorella di nome Claudia
PATOZI
ah sì?
TROVATO
la usano la sera quando escono
PATOZI
ah, bravo …inc…
TROVATO
però non so la targa
PATOZI
e quello…inc…
TROVATO
…inc…
PATOZI
eh, la conosci tu?
TROVATO
…inc…
PATOZI
bravo, famo una …inc…
TROVATO
st’animale di merda, come un porco è
PATOZI
non è quello eh?
TROVATO
un poco più basso, sui 100 chili, che te l’ho fatto vedere quel giorno
Descrive il reale aspetto fisico di Ubertini Enrico Maria
PATOZI
no, no
TROVATO
che siamo usciti da Gigi, …inc…, è questo allora, sto merda qua…inc…
Gigi è Forieri Luigi
PATOZI
Mmmh
TROVATO
guardalo bene
PATOZI
ah, ho capito
TROVATO
…inc… noi lo pijamo al naso..inc…
PATOZI
sì, ma che stai a scherza, ho capito mo’,
TROVATO
alto 1 e 80, 100 chili
Descrive ancora l’aspetto fisico di Ubertini E. M.
PATOZI
la vedo la faccia, no mo’ me la… me la memorizzo la faccia
Patozi non conoscendo di persona Ubertini Enrico Maria afferma che come lo vedranno se lo memorizzerà per non sbagliare persona nel momento di compire l’azione violenta
TROVATO
hai capito…inc…
PATOZI
basta che se ricordiamo…inc…,ho capito la faccia ma è meglio lei
TROVATO
meglio lei però, e dopo questa ce vo
PATOZI
eh, bravo
TROVATO
che…inc…,
PATOZI
…inc…appena lo troviamo…inc… tu guida e vengo io, capito?
TROVATO
io ti aspetto a una parte, andate in due e l’ammazzate di palate
…omissis…
PATOZI
ah, ma hai fatto bene, non ti preoccupare
TROVATO
forse, può pure che mangia da qualche altra parte, stasera è in giro
PATOZI
meglio no, apposta ti dico, andiamo a prendere a quello subito, almeno ci siamo
TROVATO
ci mangiamo una cosicella, perché ora è l’orario di pranzo e cena
PATOZI
oh, …inc…, mangiamo…inc..poi ne esci (si sente musica di sottofondo)
…omissis…
TROVATO
Il tempo che arrivano già siamo in macchina
PATOZI
Apposta che ti sto dicendo
…omissis…
TROVATO
Questa è la macchina del padre
Difronte alle Poste Centrali di Viterbo notano l’autovettura di Ubertini Claudio e constatano che questi è in compagnia del direttore dell’ufficio Postale, Boccolini Luca
PATOZI
La vedi?
TROVATO
Si il padre è qua…e quella è il direttore che ho bruciato la macchina, gira a destra…inc…
Trovato si riferisce all’incendio dell’autovettura di Scotolati Cinzia, compagna di Boccolini Luca, avvenuto a Viterbo il 22 maggio 2018
PATOZI
parcheggiamo qua?
TROVATO
No, no vedi che non c’è.. lui è da un’altra parte
PATOZI
ah non c’è
TROVATO
è del direttore…hai visto che non mi sbaglio
PATOZI
Zì bravo
TROVATO
però hai visto dice che non andavano d’accordo…inc…ragione, ma io non mi sbaglio.
PATOZI
tanto lo saprà quello che dici
TROVATO
…inc… solo che dobbiamo vedere dove va a mangiare
PATOZI
Ormai proviamo stasera, tanto andiamo a prendere lui, giriamo e lo troviamo, dammi retta. Dammi retta. Non possiamo …inc… aspettare lui.
TROVATO
Lo meniamo
PATOZI
è si e lo facciamo. Te lo sto dicendo …inc…
TROVATO
La macchina se la mette proprio vicino.
PATOZI
oh. e vabbè
TROVATO
Non so la macchina della sorella
Ubertini Enrico Maria ha una sorella di nome Claudia.
PATOZI
Ma no ha la sua, …inc…
TROVATO
Ha la sua?
PATOZI
Allora se ce la sua ci starà pure lui
TROVATO
Però non restiamo troppo la
PATOZI
No, No. ce ne andiamo a mangiare una cosa al volo e ce ne andiamo.
TROVATO
Al volo, alle 11 ce ne andiamo…inc… in faccia
PATOZI
Lo aspettiamo la
TROVATO
Quando uno scende dalla macchina …inc… ci tira un pugno in faccia e dopo ce ne scappiamo, capito? Però il pugno zi troppo forte
PATOZI
Non ti preoccupare
TROVATO
Poi ti do la penna e ce la spacchi dentro la faccia esce il sangue cosa
Trovato, oltre ad ipotizzare di sferrare un forte pugno, afferma che dovranno anche sfregiare Ubertini E.M.
PATOZI
Tu mi dici così, così faremo, può essere pure il padre
TROVATO
…inc…
PATOZI
è come giri, veniamo a prenderlo, veniamo subito qua
TROVATO
il padre hai visto come …inc… e il figlio no. é un figlio di puttana
PATOZI
La troviamo
…omissis…
PATOZI
Stava la con lui?
TROVATO
È
PATOZI
Ah
TROVATO
Lui mi ha fatto mi ha fatto il pezzo …inc… il padre di questo che dobbiamo menare
PATOZI
Ah si?
TROVATO
E’
PATOZI
Meglio così no
TROVATO
…inc…
PATOZI
si si me lo hai detto, prendiamo la superstrada facciamo prima
TROVATO
oh il padre era furbo e il figlio è più furbo di esso
PATOZI
è ma tu tanto mangiamo
TROVATO
…inc…
PATOZI
mo giriamo vediamo
TROVATO
quindi ho fatto bene a fare …inc…
PATOZI
Hai fatto bene si, quando mai hai fatto le cose sbagliate, ma gli altri non capiscono un cazzo, ti vanno sempre contro quando non le sai le cose, non parlare no.
Patozi si riferisce al periodo nel quale alcune azioni richieste da Trovato erano osteggiate da parte di qualche associato non in accordo sulle modalità
TROVATO
è, se io ho intuito vuol dire che ho intuito
…omissis…
TROVATO
Aspettavamo che usciva, l’altra sera no ed ora si, vedi che sfortuna
PATOZI
E’ ma non ti preoccupare …inc… aspettiamo che rientra
TROVATO
…inc…
PATOZI
E’ per forza sono le dieci, lo aspettiamo, non ti preoccupare lo aspettiamo
TROVATO
…inc…
PATOZI
Oh zi sta qua, non sta fuori
TROVATO
Però lui cammina …inc…
PATOZI
Lui quando arriva, ci pensiamo noi appena arriva a casa.
Patozi inizia a parlare al plurale, lascando intendere che l’azione sarà compiuta da lui e da una terza persona che come si vedrà si identifica in Laezza Gabriele
TROVATO
C’ha na Smart nera in quel modo però la targa non me la ricordo. ..se avevo la targa -inc.- bum bum -inc.- al buio voi lasciate le macchine dietro -inc.-
PATOZI
Oggi è perfetto
…omissis…
TROVATO
Il padre mangiava la
PATOZI
Buono, lo troviamo li
TROVATO
Cioè ieri non sono usciti, però stasera …
PATOZI
Meglio, meglio, però stasera li troviamo
TROVATO
Però se c’era il figlio li era più bello.
PATOZI
è infatti, il bacchettone lo troviamo non ti preoccupare.
TROVATO
E’ tipo il biondo. è alto quanto …inc…
PATOZI
Ma non ce ne fotte un cazzo
TROVATO
Però è uno scimunito…inc…
PATOZI
carichiamo carichiamo
TROVATO
In due lo frantumiamo. Lui fa subito…inc…è uno picchia…inc…
Si riferisce a Laezza Gabriele, noto picchiatore
PATOZI
Lo aspettiamo proprio sotto casa
…omissis…
TROVATO
ma perché il piacere che ci andiamo sulla macchina non è la stessa cosa?
PATOZI
E’ lo so però, qualche altra cosa, non ti preoccupare, gli diamo
…omissis…
TROVATO
…inc…quando lui sta per salire pugni …inc… li è proprio perfetto
PATOZI
Si?
TROVATO
Perché lui gira solo
PATOZI
Può essere pure con la ragazza …inc…
TROVATO
Meniamo anche la ragazza
PATOZI
Due schiaffi sai dove la mandiamo
Dopo i sopralluoghi, in tarda serata (ore 22:00 circa) il TROVATO ed il PATOZI Spartak si recano a cena presso il locale la “Braceria della Luisa”, gestito dal sodale Gabriele LAEZZA che si unisce a loro nella fase successiva; nel tragitto verso il ristorante, il TROVATO ed il PATOZI ribadiscono l’opportunità di impartire una lezione agli UBERTINI (colpire in faccia con un pezzo di ferro il figlio dell’Ubertini), lasciando intendere, tra l’altro, che i due professionisti stanno gestendo male i soldi di Luigi FORIERI, il quale, come visto, è colui che ha fatto conoscere Claudio UBERTINI a Giuseppe TROVATO42:
Dopo cena, nel rientro a Viterbo (cfr. progr. 1002 del 3/8/2018 ore 23:50), il TROVATO torna sull’argomento e spiega a PATOZI Spartak che la persona, vista precedentemente in compagnia di Claudio UBERTINI, è il direttore dell’ufficio centrale PPTT di Viterbo (appunto Luca BOCCOLINI), il quale, con la propria condotta (consistita – v. infra capo 18 – nella chiusura di conto corrente postale intestato alla società del TROVATO, a seguito della segnalazione di operazioni sospette), gli avrebbe cagionato un danno economico
In questa circostanza, TROVATO rivendica con orgoglio con PATOZI la forza intimidatrice della consorteria da lui costituita e capeggiata in Viterbo ed i collegamenti consolidati con persone appartenenti alla ‘ndrangheta (<<come arriviamo noi si devono mettere i pannolini…noi siamo appoggiati dai boss della ‘ndrangheta, che comandano tutto>>)43:
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Prog. 1002 R.I.T. 2051/2018 (Ambientale PATOZI Spartak – Toyota Yaris targata XXXXX )
Presenti: TROVATO Giuseppe/PATOZI Spartak
03/08/2018 23.50.10
Stralcio
Interlocutori
Conversazione
Commenti
…omissis…
TROVATO
Come arriviamo noi si devono mettere i pannolini
mentre parlano incrociano una Jeep dei Carabinieri
PATOZI
Bravo hai detto bene
TROVATO
Noi siamo appoggiati dai boss della ‘ndrangheta
PATOZI
Non hanno capito un cazzo Zì
TROVATO
Che comandano tutto. Poi ti ho detto le sfortune possono succedere ma dopo c’è il secondo tempo. Non c’è il secondo tempo zi?
Sulla scorta delle conversazioni intercettate e delle intenzioni violente degli indagati, i Carabinieri di Viterbo predispongono servizi di vigilanza con autovetture con i colori di istituto per monitorare gli spostamenti degli indagati e tutelare la vittima designata; nonostante l’avvistamento delle pattuglie dei Carabinieri, il TROVATO, il PATOZI ed il LAEZZA tentano, fino all’ultimo, di attuare il loro piano criminale, desistendo solo dopo alcune ore44: