«Chiama subito Fusco». L’input a Metteo Salvini è arrivato direttamente dalla Sardegna da Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, dove i tre si sono incontrati in vista delle elezioni di domenica. Il senatore leghista va contattato presto, perché il Comune di Viterbo rischia di cadere. E il vicepremier li ha rassicurati: lo chiamerà.
In Sardegna il candidato alla presidenza della Regione, Christian Solinas, è espressione del centrodestra unito. A Viterbo invece rischia di dividersi. Ecco il siparietto fra i tre, intercettato ieri sul posto da Il Messaggero. Berlusconi e Meloni: «Lo devi chiamare, lo devi chiamare subito…». Salvini: «No, subito non posso». I due: «Allora domani». Il vicepremier: «Lo chiamo martedì». Loro: «Sarebbe meglio prima…». E lui alla fine: «Vabbè, gli telefono sabato».
All’altro capo del telefono deve rispondere Umberto Fusco, il capo locale dei leghisti. Scopo: convincerlo a non aprire la crisi a causa del passaggio dai verdi a Fratelli d’Italia dell’assessore Claudia Nunzi e del consigliere Antonio Scardozzi. Salvini ha rassicurato Berlusconi e Meloni, ma la situazione al momento non è affatto rosea.
Stamattina il sindaco Giovanni Arena ha parlato alla Camera, ma intanto a squillare è il suo di telefono. E anche quella di oggi, appena rientrato a Viterbo, sarà una giornata di incontri. Da una parte i meloniani, convinti di tenersi il terzo assessore, quello appena sfilato alla Lega. Dall’altra Fusco, che invece vuole la testa di lei dopo essersi visto bypassato nell’incontro romano con il coordinatore regionale Francesco Zicchieri.
Ora resta da vedere se Salvini alzerà la cornetta. E poi quale sarà la risposta dall’altra parte.