Viterbo – Tutto quello che non funziona della sanità della Tuscia, questo il tema affrontato oggi al Comitato Casapound Viterbo. Presenti Claudio Taglia, responsabile Sanità Casapound Viterbo e Jacolo Polidori consigliere comunale Casapound Cimini.
Motivo dell’incontro: il diniego dell’accesso agli atti per verificare specifiche spese sostenute dalla Asl di Viterbo. E’ Polidori il primo a prendere la parola: “Sono sei mesi a che abbiamo fatto richiesta, nello specifico con quattro istanze: una sulla rendicontazione del fondo a disposizione della direzione generale 2014-2018, sugli investimenti destinati alla riduzione delle liste d’attesa, sulle spese effettuate nel reparto di Psicologia, e infine, sulla convenzione tra Asl e Diocesi di Viterbo. La più spiacevole, perché al di là dello Stato che per noi è laico, crediamo che ogni religione abbia pari dignità e per tale motivo non riusciamo a capire perché l’accordo sia stato fatto con una sola confessione religiosa. Non vogliamo mettere in dubbio niente, ma proprio perché è tutto lecito e legittimo ci aspettiamo trasparenza, e ad oggi, troviamo al quanto spiacevole non aver ricevuto risposta per gran parte delle nostre richieste”.
L’affondo prosegue con Claudio Taglia “da tempo va avanti il depotenziamento dei Pronto Soccorso come quelli di Tarquinia, Civita Castellana, Montefiascone, Ronciglione e Acquapendente, una situazione al collasso. La nostra proposta era una riarticolazione di ogni singola realtà, per specificità, ad esempio a Civita Castellana dove c’ è un alto indice di patologie polmonari si creava un reparto ad hoc. Mentre per Viterbo l’istituzione di un Dea (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione n.d.r.) di secondo livello, cioè un percorso clinico che si andava a completare all’interno del nosocomio stesso, senza dover far migrare i pazienti verso altri ospedali. C’ è un decreto – prosegue Taglia – dove dal 2012 la regione emette un milione duecento mila euro per l’abbattimento delle liste d’attesa, quasi 9 milioni di euro fino ad oggi, ma di tempi abbreviati non vi è traccia e neanche delle rendicontazioni, che ancora, dopo la nostra richiesta avvenuta sei mesi fa, non ci è dato di conoscere. Sappiamo solo che per una risonanza magnetica si aspettano 9 mesi”.
Tra gli atti della Asl la nomina di un Responsabile delle cure primarie, unità che verifica e pianifica il sistema sanitario territoriale “che autonomia di gestione può aver un professionista posto lì dalla politica?”affonda Taglia. Infine la Convenzione di 150 mila euro con la Curia di Viterbo, “non contestiamo il motivo dell’accordo, ma vogliamo conoscere i capitoli di spesa. Inoltre, con apposita delibera è stato istituito di un tesoretto di un milione e mezzo di euro a disposizione della direzione generale, ma come sono stati spesi non vogliono dircelo”.
E ancora, le procedure di stabilizzazione che si stanno espletando “chissà se il personale che verrà stabilizzato era presente in qualche lista elettorale” afferma Taglia, oltre a questo il potenziamento dell’Unità operativa complessa di Psicologia tramite la deliberazione di richiesta di assunzione di venti psicologi, a danno del Centro di Igiene Mentale. “Sicuramente avranno i loro validi motivi, che non stiamo qui a contestare, ma è un nostro diritto sapere quali sono. La politica – conclude Taglia – quando entra a gamba tesa nella gestione del sistema sanitario fa solo danni”. Una denuncia destinata a proseguire, non solo con questo incontro.