Viterbo – Credeva di essere al sicuro la trentaseienne stuprata a Viterbo la sera del 12 aprile, aveva incontrato i due ventenni in un pub e quando questi le hanno proposto di partecipare ad una festa privata lei li ha seguiti con tranquillità fino al locale, un circolo di destra, “un club privato”, di cui i due giovani avevano le chiavi.
Nessuna festa, nè musica, né amici. Quando la donna ha capito che era una trappola ha cercato di fuggire, ma di fronte alla sua resistenza, secondo la ricostruzione della polizia, Chiricozzi e Licci l’hanno stordita con pugni e poi hanno abusato sessualmente di lei per ore. Il ventenne consigliere comunale e il militante dell’associazione di estrema destra hanno fatto bere la donna per cercare di farle perdere il controllo e poi, quando lei ha cercato di reagire alle loro attenzioni, l’hanno picchiata. Un pugno, un altro, fino a stordirla, a renderla come un oggetto incapace di difendersi. E a questo punto l’hanno violentata a turno per ore, ripresa col cellulare senza pietà mentre abusavano di lei. I poliziotti avrebbero ritrovato anche filmati dello stupro sul cellulare di uno dei due giovani. Per gli investigatori i filmati della violenza sono “raccapriccianti” e la donna sarebbe stata almeno due ore in preda alla violenza. Questa mattina sono scattate le ordinanze di custodia in carcere per violenza sessuale aggravata. “Stai zitta, tanto non ti crederà nessuno”, è la minaccia che i due militanti di Casapound avrebbero rivolto alla donna dopo averla violentata all’interno del locale. “È stata una violenza inaudita – sottolineano gli investigatori -: la donna è stata abusata più volte prima da uno e poi dall’altro per alcune ore, fino a quando non è stata abbandonata dai due ragazzi sotto casa”.