Tedesco e Riccetti: “Autorizzazioni illegittime e blitz dei vigili, ci rimettono i commercianti”
CIVITAVECCHIA – Ieri, quando è giunto in redazione il comunicato del candidato sindaco del centrodestra, Ernesto Tedesco, firmato congiuntamente con la consigliera uscente della Lega, Alessandra Riccetti, siamo andati a rivedere una delle tante segnalazioni che, quasi quotidianamente ci giungono in redazione.Prima di entrare nello specifico però, ecco la nota stampa di Tedesco e Riccetti:
“Un’amministrazione che si era insediata con parole d’ordine come legalità e trasparenza, se ne va all’insegna della illegittimità e degli incontri a fari spenti”. Così Ernesto Tedesco, candidato sindaco di Centrodestra e Movimenti civici. “L’assessore D’Antò ha rassicurato tutti i commercianti che non c’è da preoccuparsi della fantomatica lettera della Sovrintendenza a un esercente sul dehors della sua attività. Benissimo. Ci piacerebbe però che l’assessore, uno degli uomini più in vista dei 5 stelle, ce la mostrasse. E che ci facesse sapere se è vero che sta per andare a Roma a cercare di tappare le buche, stavolta non stradali, prodotte dal regolamento sulle installazioni che la sua maggioranza si è scritta e vitata da sola in consiglio comunale. Risponde o no al vero, assessore D’Antò, che si parla di autorizzazione illegittima da parte del Comune? E che in base a una sentenza del Tar del Veneto, l’assenza di una ulteriore autorizzazione ex articolo 21 può costare la revoca dell’autorizzazione Suap? Significa o no, tutto ciò, che avete tradito la fiducia di decine di ristoratori che rischiano di dover smontare i manufatti già acquistati con ingenti investimenti economici”, chiede ancora Tedesco.
La capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Alessandra Riccetti, rincara la dose: “Mentre l’ineffabile giunta Cozzolino, attraverso D’Antò, dispensa ottimismo, proprio oggi pomeriggio si sono potuti notare agenti di Polizia locale darsi un gran daffare a piazza Fratti e dintorni. Stavano forse riprendendo le misure agli esercenti? E perché? Ancora una volta, l’approssimazione rischia di costare cara a chi eroicamente mantiene aperta un’attività, cercando di investire per dare servizi ricettivi e produrre lavoro. Ci auguriamo che le voci circa non meglio precisati incontri già in calendario a Roma non vedano per protagonisti certi aspiranti venditori della Fontana di Trevi”, ha concluso la Riccetti.
Loro parlano genericamente di un dehors non in regola o abusivo. Tra le nostre mail la segnalazione di un dehors, perlomeno anomalo, riguardano quello di via Luigi Cadorna. Si chiama “Mylord” ma gli abitanti del “ghetto” l’hanno ribattezzato “my way”.
Noi siamo andati a vedere di cosa si tratta e, in effetti, qualcosa di strano questo ce l’ha, soprattutto se dovesse risultare in regola.
Un portico chiuso i una cinquantina di metri quadri e una stesa di tavoli ovunque. La strada ridotta ad un vicolo di camminamento di un borgo medievale. Come e chi possa aver autorizzato una cosa del genere lascia veramente senza parole. Pensare che appena insediati, quelli del Movimento 5 Stelle, avevano “raso al suolo” tutte le attività facendo rimuovere anche gli ombrelloni fa riflettere. Lasciamo spazio alle immagini che valgono più di ogni parola scritta.