VASANELLO – Riceviamo e pubblichiamo: Rispondiamo al comunicato stampa dell’amministrazione comunale di Vasanello, comparso pochi giorni fa sulle principali testate giornalistiche della provincia, nel quale veniamo accusati di aver offeso il nostro Santo patrono, san Lanno, e tutte le rappresentanze istituzionali intervenute alla processione del 5 maggio. Il tutto perché ci siamo chiesti se per caso anche nel 2019 sarebbero stati spesi 780 euro, o magari anche di più, provenienti dalle casse comunali per offrire il pranzo alle autorità.
Il sindaco Porri, che ci invita a “vergognarci” per “aver definito comparse il vescovo, i sacerdoti, i facchini di santa Rosa e di san Lanno e i sindaci dei comuni limitrofi”, usa la tattica tipica di chi non ha argomentazioni: la butta in caciara.
Sarebbe stato più opportuno fare chiarezza e spiegare ai cittadini di Vasanello i criteri di selezione per l’accesso al pranzo, visto che di certo non tutte le persone che “hanno contribuito al buon esito dell’evento” hanno goduto dell’invito al banchetto. Forse c’è chi onora il patrono meglio di altri?
Il sindaco, inoltre, ci fa sapere che “la partecipazione alla processione del Patrono da parte dell’amministrazione è stata reintrodotta dal 2001”. Ciò significa che è da allora che si offrono pasti gratis a un nucleo di selezionati partecipanti? Se così fosse, quante migliaia di euro è costata ai vasanellesi questa “partecipazione”, che ormai dura da quasi vent’anni?
Nessuna polemica da parte nostra, nessuno si senta offeso. San Lanno è di tutti i vasanellesi e ciascuno di noi lo onora e lo rispetta come ritiene più opportuno, nell’intimità garantita dalla fede.
Quella che abbiamo presentato è solo una richiesta di chiarezza, l’ennesima, a quest’amministrazione che troppo spesso non ci fa capire come spende i soldi dei contribuenti.
Da parte del sindaco, invece, l’ennesima risposta evasiva che testimonia una gestione poco rispettosa del denaro pubblico.
Gruppo consiliare Vasanello Che Vorrei