CIVITA CASTELLANA – Ieri 21 maggio alle ore 18, presso la sala convegni dell’Aldero Hotel, il Candidato Sindaco di Civita Castellana Franco Caprioli, unitamente ai capolista di Lega Valerio Turchetti e di Fratelli d’Italia Alberto Cataldi ed al coordinatore della Lega Andrea Sebastiani, ha incontrato gli abitanti di Località Quartaccio per capire quali sono le problematiche che devono affrontare quotidianamente.
Queste le parole di Franco Caprioli: “Noi siamo venuti qui perché, da cittadino come voi, in questi ultimi anni ho vissuto una sorta di immobilismo a Civita che ha portato a delle situazioni esasperanti. La facciata del palazzo comunale, che rappresenta il biglietto da visita della nostra città ed è indecorosa, è emblematica di come siamo ridotti. Sicuramente poi, con riferimento alle frazioni e alle zone periferiche come il Quartaccio, le esigenze sono ancora più evidenti e più marcate perché alcuni servizi essenziali ancora non sono efficienti o non sono mai entrati in funzione.
Ad esempio, in questa zona pericolosissima dell’incrocio del Quartaccio manca l’illuminazione.
Noi vorremmo sapere da voi cittadini quali sono le vostre esigenze, e poi sicuramente ci faremo portavoci presso gli Enti, perché c’è un intreccio di assunzioni di responsabilità che coinvolgono sia il Comune, che l’amministrazione provinciale, la Talete, la Snam, e quanto altro. Vorrei lasciare la parola a qualche vostro rappresentante per farvi rinnovare queste istanze, ricordarcele ed approfondirle, per cercare di affrontarle, perché in questi anni sono rimaste al palo”.
A questo punto è intervenuto Alessandro Perelli, membro del Comitato Quartaccio: “Il nostro è un comitato che ha portato avanti alcune battaglie per questa zona. La prima è stata quella della realizzazione della rotatoria e, grazie ad Alberto Cataldi, abbiamo avuto l’opportunità di portare in Provincia e a conoscenza dell’Assessore alla Viabilità e del Presidente provinciale la pericolosità di questo incrocio, riuscendo a completare l’iter burocratico e attendendo ora la parte principale, ovvero la realizzazione effettiva.
Il Quartaccio negli anni è stato completamente lasciato abbandonato; abbiamo avuto la realizzazione di una rete fognaria nel 2003-2004, che attualmente è ferma e comunque servirebbe non tutta la zona, ma una parte, in percentuale un 40% delle case presenti.
Il problema è principalmente uno, ovvero che non ci sono le pendenze adatte, quindi abbiamo bisogno di una rivisitazione completa della rete fognaria per vedere dove devono essere collocate delle pompe di sollevamento, delle pompe di spinta, dove può confluire tutto il materiale.
Con la giunta Angelelli le fognature sono entrate in disuso: attualmente sono ferme, non ci sono allacci fatti bene, ci sono infiltrazioni dentro, probabilmente manca il collegamento col depuratore… su quest’ultimo aspetto non abbiamo certezze.
Ufficialmente, non esiste una delibera con l’autorizzazione ad allacciarsi o ad attivare la fognatura. Un altro problema è l’urbanizzazione: noi non abbiamo un’illuminazione; non ci sono marciapiedi, camminamenti; c’è una fermata dell’autobus completamente in mezzo alla strada, senza un posto sicuro in cui si possano fermare i ragazzini che vanno a scuola piuttosto che le persone che si spostano con i mezzi.
La zona di Via Monte Filippetti addirittura non è servita da nulla: non ha acqua, se non quella dei pozzi; non ha la possibilità di allacciarsi sulla rete fognaria; non ha la rete internet ADSL”.
Carlo Angeletti, consigliere comunale della Lega, nei giorni scorsi, sensibilizzato dai residenti, ha presentato un’interrogazione comunale per avere delucidazioni in merito alla situazione della rete fognaria del Quartaccio, ed in particolare delle pompe di sollevamento: “Innanzitutto facciamo una premessa: l’opera è iniziata sotto l’amministrazione Giampieri, e poi doveva essere conclusa dalla giunta Angelelli; c’erano dei fondi a disposizione che non so perché non siano poi stati utilizzati.
Detto questo, posso aggiungere che avevamo già fatto una prima interrogazione, per la quale abbiamo ricevuto risposte vaghe, quindi sono stato costretto a presentare un’ulteriore interrogazione per tornare a chiedere se ci fossero stati gli allacci e il responsabile dell’Area 4, Alessandro Maria Angeletti, che aveva preso il posto dell’Ingegner Tè, che aveva seguito la fase iniziale, mi ha risposto che non c’erano stati allacci, che erano state fatte domande per ben 27 allacci. Non ancora soddisfatti della risposta, qualche giorno fa abbiamo presentato un esposto al Comando unità forestali per verificare l’arte dei fatti, quindi siamo in attesa di informazioni in merito. Purtroppo questa trafila non ci stupisce, perché l’amministrazione Angelelli purtroppo, presumo anche in questa zona, è stata abbastanza latitante, non è che abbia fatto più di tanto; io ho ferme attualmente una trentina di risposte che non ho ancora ottenuto, con successivi ricorsi alla Procura della Repubblica”.
La conclusione dell’incontro è spettata al Candidato Sindaco Franco Caprioli: “Parlando con i rappresentanti delle frazioni e delle varie località di Civita Castellana, ci siamo resi conto che abbiamo delle liste di cose da fare straordinarie. Le problematiche sono importanti e serie; è ovvio che noi ci incaricheremo di perorare e portare avanti queste problematiche. Ci sarà di dare un ordine di priorità, ascoltando voi cittadini relativamente a ciò che ritenete sia rilevante mettere in cantiere, e di intervenire, fermo restando che, senza fare allarmismi, la situazione del bilancio attuale è veramente grave. Qui non facciamo nessuna promessa di risolvere i problemi dall’oggi al domani; di sicuro quello che promettiamo è di prenderci in carico di valutare lo stato dell’arte, dov’è che si è impantanato il processo di realizzazione di queste opere e se l’impedimento è solo di ordine burocratico oppure materiale. Dobbiamo iniziare a fare qualcosa: se per 10 anni questa fognatura non ha funzionato, di certo qualcosa non ha funzionato perché, al di là delle disponibilità finanziarie, credo che non sia stata proprio presa in oggetto la problematica. Siamo tutti cittadini come voi, quindi sentiamo l’esigenza di fare qualcosa per tutti quanti, a prescindere che si abiti a Sassacci, a Borghetto, al Quartaccio, piuttosto che nella zona nuova di Civita o nel centro storico: siamo animati dalla stesso spirito che in questo momento possedete voi, circa l’esigenza di fare queste opere”.