VITERBO – Nuovo appuntamento sul palco per Eta Beta Onlus e cooperativa sociale Gli anni in tasca che venerdì 21 giugno 2019 (ore 21, Auditorium Santa Maria in gradi) presentano “Diversamente uguali”, l’atto conclusivo del laboratorio di animazione integrata realizzato nel progetto Asl Viterbo, servizio Disabile adulto, diretto dal dottor Marco Marcelli e seguito dalla responsabile, dottoressa Teresa Sebastiani.
“Il nostro laboratorio si basa sull’animazione integrata e quest’anno abbiamo lavorato sulle emozioni – sottolinea il regista Andrea Pietroni -. Si tratta di uno spettacolo che racconta uguaglianza e diversità, mostrando come alla fine siamo tutti uguali, e che nasce dalle sensazioni dei ragazzi, che vengono comunicate e raccolte fin dai primi incontri. A quel punto scriviamo testi e musica su misura, tenendo conto delle diverse patologie, con linguaggi verbali e non verbali. Sono anni che collaboro con loro e ormai ho imparato che abbiamo difficoltà simili, ciascuno la sua, e che le diversità sono di tutti”.
Un lavoro che rende orgogliosa la cooperativa Gli anni in tasca, come sottolinea il presidente Orlando Meloni: “Si tratta di progetti seguiti in modo costante dai nostri collaboratori ed educatori, che mi piace citare: Manuela Rosati, Anna Pasquinangeli e poi Silvia Mecarini, Serena Santini e l’onnipresente Giovanna Trippanera. Quando arrivano sul palco con lo spettacolo presentano la sintesi di un anno di lavoro, un laboratorio che è alla base della crescita dei ragazzi. Ogni laboratorio scaturisce da tante professionalità ma resta sempre fondamentale la figura dell’educatore che funge da trade-union tra i ragazzi e i professionisti, e permette loro di favorire la comunicazione e la relazione, base e cardine di ogni progetto di carattere educativo e riequilibrativo”.
Lo spettacolo “Diversamente uguali” conquisterà il palco dell’Auditorium universitario Santa Maria in Gradi, venerdì 21 giugno 2019 alle 21, con ingresso ad offerta libera. Sarà presente un traduttore della lingua dei segni (Lis), in grado di rendere comprensibile al pubblico i momenti “segnati” dagli attori e viceversa agli spettatori non udenti la parte parlata.