CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: È una danza macabra quella che sta per portare alla nomina della nuova giunta, un giro di valzer orchestrato dai partiti sull’onda di smodate ambizioni personali senza competenza e senza vergogna.
Gli assessori, questo prevede la legge, non li elegge il popolo, men che meno li designano i partiti. Ma li nomina il sindaco in base alla competenza, questa illustre sconosciuta.
Questo prevede una legge aggirabile con l’istituto delle , non senza lambire il reato di voto di scambio.
A fare la importante differenza è allora l’autorevolezza del sindaco che non si deve lasciate imporre i nomi dai partiti, ma deve farsi valere.
E’ l’importanza di chiamarsi Sindaco oltre che l’importanza di chiamarsi Ernesto.
Tanto più in una città che si appresta ad affrontare la più importante crisi occupazionale della storia, con una emergenza ambientale di cui non si parla più e con un comune che ha 10,4 milioni di debiti con l’Enel fuori bilancio da ripianare nel 2023, due fallimenti da affrontare di cui uno da sei milioni di euro l’altro ancora non si sa, 40 milioni di residui in cui sarebbe bene vederci chiaro, ma nessuno ha il coraggio di farlo, e che si è di nuovo appeso al filo di nuovi swap fatti in gran segreto…
Fabio Angeloni
Resp. Forum Economia
Pd Provincia di Roma