ROMA – Dall’ordinanza con cui il gip ha convalidato l’arresto di Pietro Maruca, accusato di tentato omicidio per avere accoltellato un agente di polizia a Roma, a Tor Bella Monaca, emerge un dato choc: ad aiutare l’aggressore al momento dell’arresto, sono scesi in campo molti residenti del quartiere. Decine. «Circa 30 persone si frapponevano fra gli agenti e il Maruca», scrive il giudice. Il particolare sull’aggressione che il 60enne di origini calabresi ha compiuto venerdì scorso nei confronti dell’agente Yuri Sannino viene sottolineato dal giudice e sarà oggetto di nuove indagini.
Intanto continuano a migliorare le condizioni di salute del poliziotto civitavecchiese. Il giovane sta molto meglio, in alcune foto pubblicate su Facebook lo si vede sorridente in compagnia dei colleghi, ancora convalescente ma già reattivo e dinamico, pronto appena possibile ad indossare nuovamente la sua divisa. Il caso ha scosso fortemente l’opinione pubblica e tanti sono stati i messaggi di solidarietà arrivati al poliziotto e alla sua famiglia.
Sull’episodio, dopo il sindaco Ernesto Tedesco e il vicesindaco Massimiliano Grasso, è intervenuto anche il gruppo consiliare del Partito democratico: «Vogliamo augurare – si legge nella nota trasmessa dai dem – una pronta guarigione al poliziotto civitavecchiese ferito gravemente in servizio mentre tentava di sedare una lite. A lui e alla sua famiglia va tutta la nostra vicinanza e solidarietà». Forti anche le parole del Prefetto di Roma, Gerarda Pantalone: «Tor Bella Monaca è un quartiere difficile – ha dichiarato – ma a Roma non c’è un’emergenza sicurezza». Intanto la Questura potrebbe presto conferire dei riconoscimenti al poliziotto, al collega che lo ha soccorso e agli altri agenti intervenuti sul posto.