Il consigliere Luca Simonetti: “no strumentalizzazioni, proporremo l’apertura di una struttura pubblica per ospitare i minori e bambini”
Le istituzioni hanno il dovere di tenere i bambini lontano dagli orchi, non dimenticando mai che circa il 70% degli abusi sui minori avvengono fra le mura domestiche, esorto quindi chi riveste incarichi istituzionali ad un approccio responsabile su questi temi.
Riportare la questione degli affidi alle comunità o alle famiglie su un piano meramente economico e peggio ancora propagandistico é un atto di superficialità e di deresponsabilizzazione, lo dico nonostante il M5S sia sempre stato in prima fila e sempre lo sarà contro il business che ruota intorno alle fasce deboli. Riteniamo però utile ricordare che sono i tribunali dei minorenni a pronunciarsi sull’allontanamento dei minori dalle famiglie di origine, questo dopo un percorso lungo e non privo di complessità. La maggior parte delle storie di queste persone ha risvolti drammatici e, anche a causa degli sprechi, si fatica a dare risposte a tutti quelli che ne avrebbero bisogno.
Il caso di Bibbiano come altri saliti all’onore delle cronache nazionali non devono farci dimenticare come sia comunque prioritario intervenire tempestivamente nelle situazioni di degrado che interessano i bambini.
Nel corso degli anni il Comune di Terni ha dilapidato un tesoretto rappresentato dalle strutture per l’accoglienza dei minori a rischio, esternalizzando totalmente questo servizio a varie cooperative ed associazioni del territorio regionale e non solo. Nel frattempo si é lavorato male per promuovere e favorire l’affido familiare.
Nei prossimi giorni scriverò un apposito atto per richiedere che il comune programmi la riapertura, facendo i conti anche con la fase di dissesto, di un’apposita struttura, visto che abbiamo educatori professionali, mezzi e spazi necessari per valutare seriamente questa ipotesi.
Altra priorità é quella di premiare economicamente la pratica dell’affido familiare, magari aprendo interlocuzioni a vario livello per aumentare le cifre a supporto delle famiglie affidatarie, perché diciamocelo chiaramente, nonostante gli sforzi non é che ai servizi sociali ci sia la fila per prendere in carico un minore problematico.
Detto questo va sottolineato che uno dei problemi principali su questo fronte, che riguarda tutto il territorio nazionale, é che servirebbe una riforma dei tribunali per minori, basterebbe riprendere in mano (coi dovuti aggiustamenti) la riforma del settore con la creazione dei Tribunali unici delle Famiglie riunificandi, tra l’altro, le competenze oggi suddivise e sovrapposte a più livelli.
I Tribunali per i Minorenni nonostante gli sforzi di chi vi opera, sono un organismo istituito decenni fa, forse non adeguato al mutato assetto sociale e ai problemi familiari di oggi: dalle separazioni-divorzi conflittuali alle famiglie ricostituite, dai problemi di tossicodipendenze e marginalità gravi e diffuse a causa della crisi economica e occupazionale generalizzata all’ immigrazione di massa con tutte le problematiche di integrazione culturale conseguenti.
Luca Simonetti – Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle
Comune di Terni