Maurelli: “Un grande risultato per il settore balneare e per Federbalneari Lazio”
Roma, 2 agosto – “Vogliamo esprimere tutta la nostra soddisfazione per l’approvazione PTPR (piano territoriale paesistico regionale ndr) da parte della Regione Lazio e, in particolare, per quanto concerne i punti riguardanti la destagionalizzazione e la rigenerazione urbana su cui Federbalneari Lazio lavora da più di un anno. Per noi è un risultato importante” dichiara Marco Maurelli, coordinatore Federbalneari Lazio e Direttore Federbalneari Italia – Ringraziamo la Regione Lazio per aver concluso l’iter di approvazione e aver accolto i nostri punti. Un ringraziamento particolare anche Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia per aver sostenuto lo sforzo di dare alle categorie produttive un futuro importante senza cui non si sarebbe potuti arrivare a questo risultato, e ad Associazione Territorio Roma, coordinamento regionale delle forze produttive di cui Federbalneari Lazio è parte integrante, per aver coordinato il lavoro che ha portato al raggiungimento di questo importante obiettivo”.
L’approvazione del PTPR conclude il lavoro prodotto da Federbalneari Lazio in questi anni e che ha avuto come obiettivo proprio arrivare alla destagionalizzazione e alla rigenerazione urbana dei volumi non utilizzati.
Con la destagionalizzazione le imprese balneari avranno la possibilità di rimanere aperte durante l’inverno e proporre attività alternative a quelle di balneazione classica, ciò consentirà agli operatori di non smontare le strutture nel periodo invernale: una svolta fondamentale sia dal punto di vista ambientale e sia dal punto di vista economico. Mantenere aperte le attività rappresenta, infatti, per le imprese una sensibile riduzione dei costi al momento della riapertura con la possibilità di investire nel miglioramento delle spiagge e dei servizi offerti, con un conseguente beneficio per tutta l’economia del litorale e consente di lavorare ad un vero e proprio progetto per la salvaguardia del paesaggio e per il potenziamento dei circuiti economici locali.
Per quanto riguarda, invece, la rigenerazione urbana questa consentirà la conversione dei volumi attualmente inutilizzati in altra tipologia di strutture con la possibilità di garantire un’offerta turistica più moderna senza per questo dover impattare sull’ambiente con nuove costruzioni.
“In merito alla rigenerazione urbana dei volumi penso, ad esempio, alle cabine presenti ma inutilizzate: queste, attraverso un percorso di progettazione condiviso con gli imprenditori e con i Comuni potranno essere trasformate in strutture più moderne, capaci di ospitare nuovi servizi e garantire una maggiore attrattività in modo ecosostenibile. Mai più, quindi, colate di cemento sui nostri litorali” conclude Maurelli.