CIVITAVECCHIA – In merito alla questione riguardante il Forno Crematorio è intervenuto anche il consigliere di maggioranza della Lega Raffaele Cacciapuoti. Il leghista ha infatti espresso diverse perplessità sul tema. “Confesso di non conoscere a fondo le tematiche relative al Forno Crematorio, una struttura fortemente voluta dalla passata amministrazione Pentastellata – afferma il consigliere – Da una prima analisi a caldo e sopratutto dopo la sentenza del TAR credo sia opportuno e doveroso effettuare delle serie considerazioni e precisamente: in primis il forno crematorio a prescindere da tutto riaprirà il 1 gennaio 2020 e questo avverrà per i prossimi 20 anni.
Secondo, con quale logica l’Amministrazione Pentastellata ha imposto prescrizioni? Terzo, sono state effettuate rilevazioni ARPA e in caso positivo quali sono i risultati in merito all’inquinamento? Quarto, perché all’atto della stipula contrattuale non è stata prevista una Royalty che avrebbe portato benefici alla città? Quinto, perché non è stata applicata come previsto per legge la tassa d’ingresso?
In conclusione credo vada aperto in tempi brevi un approfondimento senza pregiudizi o strumentalizzazioni nell’esclusivo interesse della salute pubblica di tutti noi Civitavecchiesi” conclude Cacciapuoti.