VITERBO – Dopo l’ennesimo caustico articolo di Carlo Galeotti, pubblicato sul suo “giornalino online” denominato “Tusciaué“, Marco Fumarola scrisse delle durissime parole contro questo tipo di giornalismo fatto solo di livore e invidia sociale del suo direttore, per l’appunto Carlo Galeotti.
Quest’ultimo, come suo solito, prese carta e penna querelando per diffamazione Marco Fumarola e la testata giornalistica di Paolo Gianlorenzo, cioè Etrurianews, in quel momento sotto attacco del “noto pennivendolo”
Marco Fumarola, in quella circostanza venne ascoltato in Procura, a Viterbo, dal sostituto procuratore Massimiliano Siddi.
Non fece neanche in tempo a rientrare in casa che sul sito “Tusciaué” uscì la notizia, distorta, di parte e parziale.
Fumarola scrisse di questi eventi e si lasciò andare a giudizi personali contro Carlo Galeotti e la sua “testatina” giornalistica.
Anche se quei giudizi, come sottolinea nella sentenza di archiviazione il giudice, sono forti, rientrano nella giusta critica personale e nel pieno diritto di ogni persona di esprimere un proprio pensiero.
Secondo Marco Fumarola, in quell’articolo, “Tusciaué” veniva catalogato come “giornalino online” e come il “giornalino dei pennivendoli viterbesi“.
Quelle cose Fumarola poteva scriverle ed Eturianews pubblicarle.
Ennesimo successo difensivo dell’avvocato viterbese Franco Taurchini che ha fatto valere il diritto costituzionale di libertà di scritto e di pensiero.
Ecco la sentenza integrale di archiviazione per buona pace di “Tusciaué” e dei “pennivendoli viterbesi”:
FUMAROLA ord arch