CIVITAVECCHIA – “Per cinque anni gli esponenti della Amministrazione comunale espressione del Movimento 5 Stelle hanno usato le parole risanamento e fallimento come sinonimi.
Così decantavano il risanamento delle società comunali mentre queste fallivano in serie. Decantavano le lodi di cotanti manager, costati milioni di euro ai cittadini, mentre il disastro era ormai chiaro a tutti”. Inizia così il comunicato stampa a firma del partito di Fratelli d’Italia di Civitavecchia. “Al di là della propaganda grillina, infatti, i procedimenti (seppur lentamente) procedevano così come i fallimenti a catena.
Civitavecchia Infrastrutture falliva così un paio di anni fa e nessuno se ne importava perchè i 5 stelle stavano … “risanando la società” e tutto il bilancio comunale. Evidentemente il giudice del fallimento non deve però essersi accorto del risanamento a 5 stelle ed ha posto all’asta nell’ordine: l’autoparco comunale, sede operativa di CSP, dei Vigili urbani e del Cotral e la sede di Via Leopoli, cuore della raccolta differenziata.
Mentre non è ancora chiaro se sarà inserita nelle aste pubbliche anche l’area in zona industriale (ecocentro). Il 25 settembre prossimo, sapremo, così, in caso di offerta aggiudicata dal Giudice, se i Vigili Urbani, CSP, e numerosi uffici comunali dovranno sloggiare e cercarsi (se sarà possibile) una nuova sede. Non ci sono parole per commentare un tale disastro.
Fratelli d’Italia, riservandosi di studiare più a fondo la vicenda, invita da subito il Sindaco Tedesco a costituire una commissione di indagine per capire come possa essersi arrivati ad un tale disastro.
Soprattutto Fratelli d’Italia chiede al Sindaco di perseguire i responsabili di tale disastro in ogni sede, consapevoli del fatto che non sarà certamente l’unico che, nei prossimi mesi, verrà fuori a seguito della dissennata gestione a 5 stelle.
Civitavecchia non meritava tutto questo e, soprattutto, non merita che si esiti rispetto al perseguimento dei responsabili del disastro della società che doveva custodire una parte considerevole del patrimonio immobiliare comunale, la Civitavecchia Infrastrutture, così come quello delle altre società che verrà, purtroppo, presto fuori in tutta la sua drammaticità”.