Grandi emozioni nel giorno del “cencio” tra ricordi, emozioni e rivalità. “Marchicià” esce sempre primo dalle gabbie e la fa da padrone
ALLUMIERE – La contrada rossoblu de La Polveriera, per il quarto anno di fila si aggiudica il cencio del Palio delle Contrade di Allumiere.
Il Cencio (realizzato Maria Luisa Taranta) non è stato mai in discussione.
Massimiliano Virgili detto “Marchicà” ci ha ricordato, per grinta, passione, abnegazione, concentrazione, rabbia e sangue negli occhi, i grandi fantini del Palio di Siena.
Il crognolo al posto del nerbo, la forza e la velocità di alcuni somari, la grinta e il coraggio dei fantini ci hanno davvero sbalorditi.
Si vede che dietro a tutto questo c’è un popolo. C’è passione. Competizione e sana rivalità.
Merita una vetrina più importante questo evento. Lo merita perché pochi ne conoscono la spettacolarità e immaginano il somaro come un quadrupede lento. Non è così non è stato così. Bravi!
Anche in questa corsa, la sorte ha giocato un ruolo importante. La posizione nelle gabbie non ha portato vantaggi.
La differenza l’ha fatta la fame di chi vuole vincere a tutti i costi.
Piazza stracolma di persone ma ancora è poco. Il prossimo anno, con alcuni doverosi accorgimenti, siamo convinti sarà tutto esaurito.
In tutti i Palii conta solo chi vince e quindi oltre al Cencio vinto da La Polveriera, ci sono altri vincitori. Si tratta della contrada Burò che si è aggiudicata il premio per il miglior gruppo di alfieri mentre alla contrada Ghetto è andato il premio miglior corteo storico.
Il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini ha voluto ringraziare quanti in questi giorni si sono prodigati per la realizzazione del Palio delle Contrade, l’evento più atteso dell’anno.
ALFIERI (SBANDIERATORI)
Vincono tamburini e alfieri del Burò hanno ‘’Miglior gruppo di sbandieratori’’ con dei pregevoli ed altissimi “baratti”. Figura che compiono due o più alfieri durante la sbandierata. Gli alfieri compiono l’alzata individuale, ma fanno scambiare in alto le loro bandiere, riprendendo poi l’uno la bandiera dell’altro.
IL CORTEO STORICO
Il Ghetto vince la competizione fra i cortei storici, un riconoscimento importante e che prende spunto dal Masgalano senese.
Dono che viene assegnato alla comparsa più affiatata e ben vestita durante la passeggiata storica del Palio. Ha origine spagnola, mas galàn, che significa il più elegante.
A Siena vengono consegnate delle vere e proprie opere d’arte. Vassoi o piatti in argento cesellati a mano dai più grandi artisti orafi.
C’è spazio per i ringraziamenti per tutti i volontari, forze dell’ordine, ai semplici cittadini, alle contrade … tutti hanno contribuito a rendere questa edizione veramente memorabile.
Importante anche l’impegno dei volontari della Croce Rossa che nella giornata di ieri hanno effettuato una decina di interventi “semplici”, e quello dei gruppi comunali di Protezione civile di Tolfa, Allumiere, Civitavecchia, Avab Bracciano, Santa Marinella, Manziana, Sutri, dog & dreams di Roma.
I volontari hanno lavorato anche durante la notte assistendo le operazioni di rimozione della terra dalla piazza e aiutato nel lavaggio della stessa impiegando le loro autobotti.