Sostenuto dall’avvocato di Benedetti, Angelo Di Silvio e da uno dei coordinatori di Fratelli d’Italia (sbugiardato da Riglietti) Roberto Tomassini, dalla sala riunioni parrocchiale “Stella Maris” concessa gentilmente da Don Diego “de Las Vegas” ha tenuto una conferenza per pochi intimi (un giornalista e tre auditori)
TARQUINIA – “Quella sala non la concederemo mai a nessuno per farne un uso politico”… Così il disco rotto errante di Don Diego “de Las Vegas” titolare della parrocchia “Stella Maris”. Questa volta però ha fatto un’eccezione per Gianni Moscherini appena rientrato dalle lunghe vacanze alle Canarie.
Non sappiamo bene cosa possa aver detto alla conferenza stampa. Dobbiamo prendere per buono quanto riportato dal collega di mediapresswebtv.it, unico presente ad ascoltare il sermone.
Non ha fatto certo notizia quanto detto da Moscherini. Ormai un disco rotto. Sempre le solite banalità raccontate a volte con più a volte con meno entusiasmo.
Solite inesattezze su San Giorgio. Castronerie sulla Legge 28/80. Delle minchiate galattiche sulla delibera congiunta tra due consigli comunali bollata come “inutile sceneggiata”. Insulti a Roberto Borzacchi apostrofato con disprezzo “contadino”. Eccetera, eccetera, eccetera. Come detto in apertura, a far notizia non sono stati i contenuti del classico monologo moscheriniano ma la presenza, nel tavolo di conferenza di un avvocato e di un colonnello dell’esercito (vedi la foto gentilmente presa dal sito http://www.mediapresswebtv.it).
L’avvocato lo conosciamo bene nel viterbese. E’ l’eccellente Angelo Di Silvio da Grotte di Castro. Storico avvocato di Enrico Benedetti ed esemplare artefice delle scoperte relative agli abusi del colosso Bricofer. Perché Benedetti abbia prestato il suo avvocato a Moscherini rimane un mistero così come, un domani, su chi dovrebbe pagarlo.
L’altro Roberto Tomassini, colonnello dell’esercito che detiene il record di tre candidature consecutive dove non ha mai ottenuto oltre venti voti di preferenza; anzi, non è arrivato mai a 20.
Ebbene, prima fuoriuscito da Fratelli d’Italia in rotta con Mottola poi rientrato e nominato nel coordinamento provvisorio del partito di Giorgia Meloni, ha presenziato a questa conferenza stampa nonostante che, sia Fratelli d’Italia, che il suo rappresentante vero, Alberto Riglietti, in più circostanze ha manifestato un netto distinguo, prendendo nettamente le distanze, con la politica di Moscherini.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente Alberto Riglietti: “Ho saputo della conferenza stampa leggendo l’articolo. Nella foto si vede anche l’amico Roberto Tomassini. Era lì a titolo personale e non certo in rappresentanza di Fratelli d’Italia. Primo perché di questa riunione nessuno sapeva niente e non se n’era discusso in sede. Secondo perché nessuno del partito ha autorizzato Tomassini a partecipare se non, ripeto a titolo personale, a questa conferenza stampa. La terza ragione – continua Riglietti, che ritengo comunque la più importante è che noi di Fratelli d’Italia abbiamo sostenuto la candidatura di Gianni Mosherini ma la nostra esperienza e le nostre strade si sono immediatamente divese. Non ne condivido personalmente e non ne condividiamo a livello di partito sia le strategie che le azioni fin qui messe in campo. Noi come lui siamo all’opposizione. Il nostro partito ha un’identità precisa. Lui ancora non sappiamo a quale gruppo sia iscritto: Forza Italia? Oppure sotto la sigla di una delle liste civiche che lo hanno sostenuto? Non lo so e neanche mi interessa. La cosa certa è che non può pensare di avere il supporto di un partito come quello nostro senza prima averne condiviso argomenti o obiettivi.”
Insomma Tomassini non conta niente e Moscherini non può certamente pensare di giocare con Fratelli d’Italia come invece vorrebbe far credere.
In sintesi, questa conferenza stampa l’unica cosa che doveva chiarire non l’ha chiarita: Moscherini ha preso o no la residenza a Tarquinia? Boh!