Civitavecchia – Svolta nel ritrovamento di ieri, alle prime luci dell’alba, del quarantenne agonizzante dentro la propria auto con un colpo di pistola esploso alla tempia. Tentativo di suicidio, questa l’ipotesi accreditata, oltre al ritrovamento nell’abitacolo della rivoltella utilizzata, anche una telefonata “in diretta” alla compagna, dove mostrava il suo intento suicida. La giovane scioccata non ne ha parlato con nessuno, fino a quando i carabinieri l’hanno contattata proprio per chiarire i contorni della vicenda.
L’uomo era evaso tre giorni fa dai domiciliari a Capazzone, vicino Perugia, con l’accusa di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale dove viveva ed aveva raggiunto Civitavecchia insieme alla figlia adolescente per soggiornare dai cugini.
Sono stati proprio loro a dare l’allarme. Finché l’auto, una Fiat Punto grigia, non è stata ritrovata nei pressi di via Claudio Monteverdi – strada che da Borgata Aurelia conduce all’Interporto – in una trasversa isolata che costeggia i terreni di proprietà dell’Autorità di Sistema Portuale.
L’uomo, trasportato in elisoccorso, si trova da ieri al policlinico Gemelli di Roma, in condizioni gravissime. Resta ora da capire il perché del folle gesto.