Perugia – E’ una giovane mamma, a raccontare l’accaduto, attraverso le pagine di un quotidiano locale, di quanto successo a sua figlia, una bimba minorenne, appassionata, come tanti ragazzini della sua età, di giochi on line.
«Qualche giorno fa l’ho vista turbata e le ho chiesto cosa fosse successo – inizialmente non voleva dirmi nulla, poi dietro le mie insistenze si è decisa: qualcuno le aveva chiesto di inviare delle foto osé per migliorare il proprio livello al gioco online che la stava appassionando da tempo».
La paura della madre è che la giovanissima figlia possa essere entrata in contatto con qualche pedofilo che le abbia chiesto quelle foto sostenendo di essere in possesso dei codici che avrebbero aumentato le sue performance al gioco online, che la bambina avrebbe ricevuto solo dopo aver inviato al mittente foto che la ritraevano nuda.
Fortunatamente la madre della giovane ha subito notato qualcosa che non andava nell’atteggiamento della figlia e dopo aver insistito ha avuto la confessione della ragazzina.
La polizia postale attraverso il capillare lavoro di prevenzione e contrasto della criminalità informatica dichiara: “le nuove piattaforme di gioco online sono diventate un luogo virtuale dove la proverbiale conoscenza da parte dei pedofili del mondo giovanile li conduce alla ricerca di ragazzi/e e, ad oggi, anche di bambini. Gli adolescenti oggi usano la rete per scambiarsi confidenze, per corteggiarsi, per esplorare la sessualità con grande naturalezza: molti pedofili sanno che la presenza dei minori sui social è ormai massiccia e utilizzano queste piattaforme per “avvicinarli”. Fornendo dei consigli utili per i genitori alla pagina https://www.commissariatodips.it/approfondimenti/pedofilia-online/consigli/index.html.
Attraverso il profilo Facebook ‘Una vita da social’, la polizia sta sensibilizzando genitori e figli ai rischi che arrivano da internet e da questo particolare settore dei giochi online. «Si stanno confermando terreno fertile per i pedofili, tutte quelle piattaforme che vedono impegnati i giovani a misurarsi con molteplici giochi online – dicono gli esperti della polizia – il copione è sempre lo stesso, con il malintenzionato che attraverso la chat di gruppo promette ricariche utili all’acquistare gli aggiornamenti del gioco che consentono un miglioramento della grafica, audio e di altri servizi che aiutano l’utente ad avanzare nel gioco. I genitori devono prendere coscienza che anche dietro un momento prettamente ludico si può nascondere un grave pericolo per i propri figli»