Sdoganato l’ultimo baluardo del “mai con il partito di Bibbiano” tanto strillato sui social da Gigino Di Maio
PERUGIA – Saranno l’uno accanto all’altro. Appassionatamente. Incancellabile suggello dell’avvenuto inguacchio, prima sul Conte-bis e ora in Umbria.
Sono i simboli di Pd e M5S sulla scheda elettorale che verrà consegnata agli elettori di quella regione il prossimo 27 ottobre. Chissà che faccia avrà fatto Di Maio alla ferale notizia. E dire che aveva fatto di tutto, ma proprio di tutto, per nascondere la copula elettorale con quelli che fino a ieri bollava sprezzantemente come «il partito di Bibbiano».
Al numero uno c’è Claudio Ricci (con le sue liste che così compariranno: Proposta Umbria, Italia Civica, Ricci presidente). Antonio Pappalardo, il primo a depositare la documentazione richiesta all’ufficio elettorale, è il numero 8. Al secondo c’è Emiliano Camuzzi, sostenuto, nell’ordine, da Potere al Popolo e Partito comunista italiano. Donatella Tesei è la terza a comparire sulla scheda, sostenuta, sempre secondo ordine sorteggiato, da Lega, Tesei Presidente, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Umbria civica.
Alla posizione numero 4, Rossano Rubicondi candidato sostenuto dal Partito comunista di Marco Rizzo. Quinta è Martina Carletti (Fronte sovranista italiano) con la lista Riconquistare l’Italia, quindi Vincenzo Bianconi al sesto. Sostenuto, nell’ordine, da Europa Verde, Movimento 5 stelle, Partito democratico, Bianconi per l’Umbria e SInistra civica verde. Settimo nell’ordine della scheda elettorale, Giuseppe Cirillo del Partito della buone maniera. A chiudere Antonio Pappalardo dei Gilet arancioni.