L’uomo, evidentemente, su di giri per una serata sopra le righe, aveva messo i soldi nel distributore per “ritirate” il prezioso oggetto del desiderio e della lussuria. Adesso dovrà rispondere per danneggiamento
CIVITAVECCHIA – Una serata alternativa. Nel segno della trasgressione e lussuria. Il desiderio di avere un sexy toys da una trentina di centimetri come oggetto del desiderio.
Cosa fare per ravvivare quel momento in una normale notte silenziosa civitavecchiese?
Ci sarà un Sexy Shop aperto dove poter reperire quel membro maschile ben riprodotto con dimensioni da far invidia a Rocco Siffredi e Gabriel Pontello?
Certo che sì.
Ci sono alcuni Sexy Shop automatici aperti h24. Ci si può trovare di tutto. Condom, lubrificanti, biancheria, oggettistica di ogni forma, dimensione e natura. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Ad una certa ora della notte, un ragazzo, ampiamente ripreso e documentato in tutti suoi passi dalle videocamere di sorveglianza, entra nel locale dove ci sono macchine molto simili a quelle delle merendine o del caffé.
Ovviamente distribuiscono dell’altro.
L’uomo controlla, guarda, riguarda e alla fine decide.
La sua intenzione era quella di acquistare un bel giocattolo che, dalle forme, somigliava molto ad un attributo maschile vigoroso. Molto vigoroso.
Inserisce le banconote. Digita il codice legato all’oggetto. Aspetta che il prodotto cada nel cassetto. Niente. Soldi incassati e oggetto non rilasciato.
Dopo diversi e inutili tentativi consistiti nel farsi restituire la somma o lo scontrino per il rimborso ecco che, improvvisamente, il ragazzo viene colpito da un vero e proprio raptus d’ira.
Inizia a sferrare calci e pugni verso la macchina automatica. L’idea di veder sfumare una notte di passione e trasgressione l’ha spinto a sfogare tutto il suo vigore contro quelle macchinette del “caffè”.
Tutto ovviamente filmato e documentato. Gli allarmi che suonano. L’intervento di qualcuno e la denuncia per danneggiamento di questa persona che dovrà rispondere, oltre ai normali reati di danneggiamento, anche della causa civile risarcitoria che l’azienda, distributrice di sexy toys, ha intrapreso contro questa persona.
Badate bene. Questa persona è molto conosciuta in città e Santa Marinella. Legato anche da un vincolo di sangue familiare con un consigliere comunale.
Insomma, sono fratelli.
Qualche giorno fa c’è stata la prima udienza pubblica ma subito rinviata per motivi tecnici.
Non rimane che attendere la prossima udienza, prevista tra qualche settimana, per vedere la proiezione dei filmati prodotti dall’accusa che immortalano il “focoso” cliente durante i danneggiamenti e sarà mostrato anche il prodotto che aveva intenzione di acquistare. Qualche avvocato si è lasciato sfuggire: “Non la vedo bene, anzi! Saranno «cazzi»”