TOLFA – Hanno trovato i vestiti sporchi di sangue nella lavatrice, pronti per essere lavati, i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, nel corso della perquisizione a carico deIl’albanese Sergio Malaj, figlio della badante di Diva Compagnucci, la maestra 91enne uccisa a pugni per rapina nella sua casa di corso Italia a Tolfa.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitavecchia e della Stazione di Tolfa, intervenuti ieri sera nell’abitazione dove l’anziana viveva da sola, dopo che le figlie avevano trovato il cadavere della donna, sono riusciti a risolvere il caso in meno di 24 ore.
Lo scenario apparso ai militari non ha lasciato dubbi al fatto che si trattasse di un omicidio: la donna aveva, infatti, il volto completamente tumefatto e l’appartamento risultava messo a soqquadro.
A quel punto sono stati avviati i rilievi scientifici nell’appartamento a cura dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia per di acquisire il maggior numero possibile di informazioni utili alla ricostruzione dell’evento.
Contestualmente è iniziata la caccia all’assassino attraverso l’acquisizione delle informazioni dei vicini e la verifica dei sistemi di videosorveglianza nei pressi dell’abitazione.
Le informazioni acquisite nel giro di pochissime ore hanno condotto al giovane albanese, figlio di una collaboratrice domestica dell’anziana donna, che era stato visto accedere nel condominio della vittima.
Il 24enne è stato rintracciato all’interno della sua abitazione e nel corso della perquisizione sono stati trovati alcuni indumenti con tracce ematiche, mentre altri sono stati trovati nella lavatrice proprio per cancellare le tracce. Raccolte sufficienti prove a suo carico, la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto il fermo del giovane che è stato portato in carcere.
Sul suo profilo facebook ci sono moltissime foto, una dove armeggia con una pistola e sui film preferiti, Arancia Meccanica, che oggi, dopo quello che ha combinato, lo fa somigliare moltissimo a quei personaggi violenti che non avevano pietà per le loro vittime.