“Il sindaco si faccia promotore di una class action. A fronte di bollette esagerate l’acqua, in alcune zone, continua ad essere un miraggio”
ACQUAPENDENTE – Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dalla Lega Salvini Premier, Coordinamento Comunale di Acquapendente: La Lega di Acquapendente chiede al sindaco Angelo Ghinassi di uscire, una volta per tutte, dall’ambiguità che lo contraddistingue quando quando parla di Talete. Vogliamo rinverdire la memoria del primo cittadino, sempre più alle prese con situazioni che lo imbarazzano, specialmente quando deve andare contro il suo stesso partito.
Alla fine di gennaio di quest’anno, avevamo contestato con forza il voto favorevole espresso dal sindaco Ghinassi per far passare il provvedimento, varato dall’Assemblea dei Sindaci, il 28/12/2018, con il quale veniva deciso di aumentare il costo della bolletta del rifornimento idrico del 7,6%.
Aumenti non giustificati dalla gestione della società responsabile, Talete, che è stata ed è causa ancor oggi di numerosi disservizi a fronte di tariffe già elevate.
Lamentavamo, allora, la rabbia e i disagi sofferti dalla maggior parte dei cittadini aquesiani.
A luglio siamo tornati sull’argomento Talete. I motivi erano legati alle difficoltà, per l’approvvigionamento idrico essenziale, nella zona sud del paese.
Disagi dovuti ad un doppio guasto, accertato, in località piantata, che ha riguardato la pompa del pozzo principale e la rottura ad una conduttura.
In entrambi i nostri interventi, avevamo stigmatizzato e messo in discussione la decisione presa dall’assemblea dei sindaci di aumentare le tariffe dell’acqua.
I soldi derivanti da quegli aumenti, ci fu detto, che sarebbe serviti per le migliorie della rete idrica.
Quelle migliorie non ci sono state e le condizioni della rete idrica sono rimaste immutate. Per questo avevamo definito come una “supercazzola” l’aumento delle tariffe come giustificativo ad un investimento utile.
Qualche giorno fa, incredibilmente, abbiamo potuto leggere una nota del sindaco Ghinassi che, a distanza di mesi, diffidava Talete per i continui disservizi verificati in zona di Campo Morino.
Una diffida estesa “… nelle persone del Presidente Andrea Bossola e del Direttore Tecnico del settore manutenzione acquedotti a ripristinare l’erogazione dell’acqua potabile e ad adottare ogni accorgimento finalizzato ad evitare che in futuro si presentino tali disservizi”.
A noi fa piacere che, a distanza di mesi, il sindaco Ghinassi abbia aperto gli occhi e si sia allineato alle nostre contestazioni. Quello che stride con tutto ciò è che proprio lui, Angelo Ghinassi, con il suo voto, ha dato mandato a Talete di aumentare le tariffe. La sua scelta sbagliata la stanno pagando i cittadini di Acquapendente in termini economici e con servizi al limite della decenza. Il fatto che noi avessimo ragione e che oggi il sindaco si sia allineato al nostro pensiero non basta. Talete ha l’obbligo, visto che pretende soldi, tanti soldi, di offrire alla nostra comunità un servizio efficiente e funzionante.
Ghinassi si faccia promotore di una class action per restituire i soldi pagati in più per un servizio scadente che ha prodotto, produce e produrrà disagi a tutta la nostra comunità.