Roma, 20 novembre 2019 – C’è Soriano nel Cimino con la sua immancabile Sagra delle Castagne. C’è Orte con due tradizioni così radicate come l’Ottava di Sant’Egidio e la Processione del Cristo Morto. E poi Nepi con il Palio dei Borgia , Ronciglione con il Palio delle Corse a Vuoto, Bomarzo con il Corteo Storico e il Palio di Sant’Anselmo e ancora Vetralla con lo Sposalizio dell’Albero, Gallese con i Festeggiamenti di San Famiano e Vignanello con la rievocazione “Julianellum 1536”. Sono le otto manifestazioni della Tuscia, dislocate in altrettanti momenti dell’anno, valutati idonee, per la Provincia di Viterbo, per essere iscritte nell’Albo Regionale delle Rievocazioni Storiche. Uno strumento, questo, costituito da 64 rievocazioni storiche che hanno luogo nelle cinque province e che potranno utilizzare, nelle loro attività promozionali, sia la definizione di “manifestazione di interesse locale” sia il logo del portale regionale del turismo “Lazio Eterna Scoperta”.
“È motivo di soddisfazione – afferma il consigliere regionale Enrico Panunzi – vedere riconosciuto ufficialmente il valore culturale delle rievocazioni storiche della Tuscia, dopo l’approvazione da parte della Regione Lazio, con la determinazione G13440 dell’8 ottobre 2019, in attuazione della delibera regionale numero 63 del 14 febbraio 2017. Ho seguito fin dall’inizio, in prima persona, l’iter burocratico per l’istituzione dell’albo facendo inserire nella legge 15 del 2014 ‘Sistema Cultura Lazio: Disposizioni in materia di spettacolo dal vivo e di promozione culturale’ l’articolo 11 riguardante rievocazioni storiche e manifestazioni tradizionali”.