CIVITAVECCHIA – Pur confidando nel lavoro della magistratura, c’è preoccupazione per l’inchiesta sui vertici dell’Autorità di sistema portuale e su quelli della società che dovrebbe realizzare il progetto del Marina Yachting al porto storico.
È quanto emerge dai commenti arrivati in queste ore.
“Occorre sempre avere grande rispetto per chi svolge l’indagine e per il lavoro della magistratura. Non usciremo da questo solco, guardando all’operazione della Guardia di Finanza presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale”.
Questo quanto afferma il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco. “Nell’inchiesta sono coinvolte anche persone che hanno ruoli istituzionali, pertanto la cautela non può che essere massima nel commentarne i risvolti e dobbiamo tutti attenerci a ciò che sappiamo, nonostante Civitavecchia sia una città molto legata al suo porto e quindi molto attenta a tutto ciò che lo riguarda. Il progetto del porto turistico è importante per la nostra città e rientra nel meccanismo di acquisizione alla città i tutta la parte storica dello scalo. Si tratta di un ritorno al tessuto urbano molto atteso e che Civitavecchia reclama da parecchio tempo. In quella parte di scalo vi sono realtà archeologiche e culturali di notevole spessore, che ci possono far dire che la stessa storia millenaria della nostra comunità ci affonda le radici.
C’è poi la consapevolezza che la realizzazione di un porticciolo turistico rappresenta anche un volano importante per l’economia cittadina e una fonte di lavoro. Con la massima serenità, quindi, e indicando nella legalità l’unico solco da seguire, attendiamo l’evolversi della vicenda giudiziaria, consapevoli dell’importanza dei progetti legati al porto storico per la rinascita di Civitavecchia, nella speranza di una rapida soluzione”.
“Non voglio entrare nel merito dalla vicenda giudiziaria – gli ha fatto eco il vicesindaco Massimiliano Grasso – che si deve ancora conoscere in modo più approfondito, voglio però esprimere, come assessore allo sviluppo del porto, preoccupazione per il fatto che un progetto su cui la città punta molto subisca ulteriori ritardi.
Dopo l’indagine c’è il forte rischio che tutto il progetto, che ancora non è stato aggiudicato definitivamente, subisca ulteriori ritardi anche per le dovute verifiche sulla regolarità di quanto avvenuto. Il sindaco è presidente della Conferenza dei servizi quindi da parte del Comune c’è un interesse diretto a che si faccia chiarezza e c’è l’assoluta speranza che tutto si sia svolto nell’assoluta correttezza.
Il progetto Marina Yachting significherebbe creare nuovo indotto per l’economia cittadina: sarebbe riservato a mega yacht che dovrebbero svernare a Civitavecchia e fare qui manutenzione”. Se il progetto dovesse sfumare o subire ritardi, “a prescindere da tutto – ha concluso Grasso – sarebbe un grave danno per la città e per il porto stesso”.
A parlare è anche l’ex sindaco Antonio Cozzolino, sentito recentemente come persona informata sui fatti nell’ambito della stessa inchiesta della procura di Civitavecchia. . “La vicenda è un brutto colpo per il futuro del porto storico – ha spiegato – che può essere un volano importante dal punto di vista economico per Civitavecchia. Spero che si faccia chiarezza nel più breve tempo possibile. So che le accuse sono di turbativa d’asta.
È giusto che la magistratura faccia il suo lavoro, speriamo solo che non ne risenta il progetto di sviluppo del porto storico, uno dei bacini più grandi e più belli d’Europa”. Cozzolino si è quindi soffermato sui rapporti con i vertici dell’Adsp.
“Con la segretaria generale dell’autorità portuale Roberta Macii ho sempre lavorato bene – ha concluso – con il presidente Francesco Maria Di Majo, invece i rapporti non sono stati felicissimi perché ritenne di non dover dare seguito a un accordo tra il Comune e l’Autorità portuale siglato con il suo predecessore Pasqualino Monti”.