SANTA SEVERA – Si è riaperta il 7 dicembre la chiesa di “Santa Maria Assunta” presso il castello di Santa Severa alla presenza di autorità civili, militari e religiose.
Con la consegna delle chiavi da parte di Luigi Pomponio, presidente LAZIOcrea a Monsignor Gino Reali si è conclusa la cerimonia solenne di riconsegna. Presenti il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia i Sindaci del territorio, Pietro Tidei e Alessio Pascucci, il Deputato Alessandro Battilocchio e tantissimi fedeli.
Una giornata importantissima resa possibile grazie al contributo della Regione Lazio, la Diocesi di Porto-Santa Rufina e il Comune di Santa Marinella.
Dopo oltre un decennio tra lavori di restauro a cura della Regione Lazio e fondamentali scavi archeologici effettuati dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite che hanno restituito alla luce i resti della chiesa paleocristiana, nonché quelli riguardanti l’area interna con tutto ciò che contiene, e quella perimetrale esterna, la Diocesi di Porto Santa Rufina, rappresentata dal Vescovo Titolare coi suoi stretti collaboratori, e i massimi vertici istituzionali della Regione Lazio hanno sancito, ratificato e sottoscritto un protocollo d’intesa che ha restituito di fatto la chiesa alla parrocchia di Santa Severa, sotto la funzione giudiziale del parroco don Stefano Fumagalli.
Un grande lavoro di squadra, sostenuto da tutti coloro che hanno collaborato affinché la chiesa del Castello tornasse non solo alla Chiesa locale ma ai fedeli e la cui volontà è stata premiata dopo tanti anni d’attesa.