Milano -Partita da Viterbo Spirale di Fede, la minimacchina di Santa Rosa che in questi anni ha sfilato al quartiere Pilastro e che dal 18 dicembre al 14 febbraio sarà esposta a Milano. Per la prima volta in mostra e per la prima volta insieme, i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i Candelieri di Sassari, “Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane” Patrimonio dell’Umanità e simbolo della tradizione mediterranea, saranno al centro di una imponente installazione, che inaugura il 17 dicembre alle ore 18.00 allo Studio Museo Messina. Costruzioni monumentali, manufatti antichi, o frutto della creatività contemporanea, passeranno dunque dal clamore delle rispettive piazze in festa all’atmosfera sospesa di questa peculiare sala museale nel centro di Milano. Si tratta infatti del Museo, nella chiesa sconsacrata di San Sisto, che fu atelier di uno dei più rappresentativi maestri della scultura figurativa del Novecento, Francesco Messina. Uno spazio dell’arte “accademica” dove lo stesso homo faber è al servizio del sacro, della comunità, o della propria ispirazione d’artista e dove entreranno a pieno titolo queste opere storiche, forgiate da artigiani, architetti e scultori. Torri come il Giglio di Nola che svetterà dal piano inferiore fino alla cupola, “Spirale di Fede” che riproduce una storica Macchina di Santa Rosa, la struttura “svestita” della gigantesca Varia di Palmi sulla cui cima il giorno della festa “vola” una bambina, i Candelieri di Sassari con i loro nastri colorati e, infine, i Ceri di Gubbio, “Ceri mezzani” in arrivo dalla gloriosa “Corsa” eugubina, ricongiunta alle altre quattro feste in attesa dell’estensione della candidatura UNESCO della Rete, in corso di definizione. Alle strutture “a riposo”, private delle centinaia di corpi che le sostengono e le animano durante il faticoso percorso, rispondono le “macchine vive” nelle opere filmiche che, con un complesso sistema di proiezione sulla volta, offrono al pubblico l’affresco digitale di questo straordinario trasporto. L’evento è a cura di Patrizia Nardi, Responsabile Tecnico Scientifico progetti UNESCO Rete delle Macchine, Maria Fratelli, Dirigente Servizio Case Museo e Progetti Speciali Comune di Milano, Patrizia Giancotti, antropologa.
Spirale di Fede è partita questa mattina alla presenza del sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena e dell’assessore alla cultura e al turismo Marco De Carolis. “Un altro grande momento di promozione della nostra città – ha sottolineato l’assessore De Carolis – in un contesto prestigioso e unico come lo Studio Museo Francesco Messina nel centro di Milano, per ben due mesi. Una grande occasione che ci viene offerta grazie al prezioso lavoro di chi da sempre opera per la promozione della Rete delle Grandi Macchine a Spalla, la coordinatrice Patrizia Nardi, responsabile del progetto Unesco. Il nostro ringraziamento, per questa grande opportunità, è rivolto anche al dirigente del servizio Casa Museo e Progetti speciali Maria Fratelli. Un’opportunità che, ne sono certo, darà grande visibilità alla nostra storia, alla nostra tradizione e alla nostra festa più bella. Tante le persone che hanno collaborato in questi giorni per l’esposizione di Spirale di Fede a Milano, penso ad esempio alla famiglia Fulvi, alle Officine Bontà che custodiscono la minimacchina durante l’anno, il presidente del Comitato Festeggiamenti Pilastro Angelo Loddo e il capo facchino Pino Loddo. Un sentito ringraziamento a loro e a tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo”. “La nostra tradizione, in questa occasione, sarà rappresentata dalla “piccola” Spirale di Fede, la Mini Macchina che da anni sfila l’ultimo sabato di agosto per le vie del quartiere Pilastro – ha spiegato il sindaco Arena -. Ricordiamo che la versione originale, ideata da Maria Antonietta Palazzetti e Rosario Valeri, che ha sfilato il 3 settembre per le vie di Viterbo dal 1979 al 1985, è stata la Macchina che ha ammirato e apprezzato Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita pastorale a Viterbo il 27 maggio 1984, visita per quale fu realizzato un Trasporto straordinario. Non è stato possibile, per questioni tecniche e logistiche, legate all’ingresso del museo che ospiterà l’evento, esporre la Macchina di Santa Rosa. Il 17 dicembre saremo a Milano già dalla mattina per la conferenza stampa a Palazzo Marino e nel pomeriggio per l’inaugurazione di questo grande evento”. In linea con sindaco e assessore anche il presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini, che ha aggiunto: “Questo evento rappresenta un’ulteriore dimostrazione di quanto sia importante far parte di un progetto Unesco. Un comune come Milano ha deciso di aprire le porte alla nostra storia e a quella delle altre città che insieme a noi condividono la Rete delle grandi Macchine a Spalla. Con Straordinario Trasporto. Il titolo di questo evento racchiude il significato della nostra festa, della nostra fede e della nostra devozione alla nostra Santa. Un evento unico, che ci permette di uscire dal nostro contesto cittadino e di presentarci a un pubblico diverso che speriamo di ritrovare nella nostra città per lo straordinario Trasporto, per le vie della città, la sera del 3 settembre”.