Presente la mostra sulle originali monete del tempo di Gesù
Orvieto – Ogni anno il Presepe nel Pozzo propone un nuovo allestimento con un tema conduttore sempre diverso mescolando testi sacri e tradizioni, verità storiche e miti senza tempo.
Il 31° allestimento sarà il quarto del ciclo dei “testimoni”, in cui la Natività è raccontata da personaggi comprimari, che propongono il loro insolito punto di vista.
Quest’anno il narratore d’eccezione è un insolito e inaspettato Giuda Iscariota, il più affidabile dei Dodici, mentre la voce di Antonella Ruggiero farà da colonna sonora alla Natività
Un allestimento inusuale che alterna la crudezza della crocifissione alla dolcezza della Natività e che sta riscuotendo moltissimi apprezzamenti dai numerosi visitatori, in netta crescita rispetto agli ultimi anni. Il presepio sarà visitabile fino a domenica 12 gennaio con orario continuato dalle 9 alle 20 (ultimo
ingresso 19,45); stessi orari per la mostra sulle monete del tempo di Gesù, il cui ricavato andrà per la costruzione di un pozzo in Etiopia.
Giuda Iscariota
Giuda Iscariota, l’unico giudeo nel gruppo degli Apostoli galilei di Gesù, era reputato il più fidato dei Dodici, tanto da consegnargli le casse e da fargli gestire i contatti con i membri del sinedrio. Se non fosse stato per mezzo di quello che è universalmente conosciuto come il suo “tradimento” non ci sarebbe stata nessuna crocifissione e nessuna resurrezione.
Un viaggio alla scoperta di una possibile verità che ci fa interrogare sul perché crediamo in ciò che crediamo.
La ricerca storica
Sebbene ogni anno venga proposto un tema diverso, unendo verità storiche ad interpretazioni spesso fantastiche, i costumi, le suppellettili e gli elementi scenografici del Presepe nel Pozzo vengono realizzati in maniera quanto più possibile vicina agli originali della Palestina del tempo di Cristo, e anche la scelta dei cibi viene effettuata secondo le antiche e complesse regole della cucina kasher.
Tutto questo per ricreare un angolo sempre diverso di quella terra straniera e stranissima, dove si parlava in aramaico e si pregava in ebraico, si scriveva in greco e si leggeva in latino, dove non c’erano libri al di fuori della Thorà e dove tutto era soggetto alla legge di Yahweh.
Per tutta la durata dell’evento sarà visitabile una piccola mostra sulle monete del tempo di Gesù. In esposizione alcuni originali in circolazione in Palestina tra il I sec. a. C. e il I sec. d. C. e le copie delle monete della Biblioteca Apostolica Vaticana citate dai Vangeli. Il ricavato della vendita delle copie (doppi volumi numerati della casa editrice Scripta Maneant) contribuirà alla realizzazione di un grande pozzo per acqua in Africa.