Un gruppo di cittadini e diportisti della Frasca si sono presentati all’aula Pucci. Toni accesi e proteste. Si va verso un consiglio aperto sul progetto dell’impianto offshore di itticoltura. La Lista Tedesco prende le difese del giovane assessore: “I soliti mistificatori di verità”
CIVITAVECCHIA – Il progetto dell’itticoltura entra prepotentemente all’aula Pucci. Questa mattina infatti, durante un consiglio comunale nel corso del quale maggioranza ed opposizione stavano già affrontando la questione – decisi tra l’altro ad approfondirla nel corso di un consiglio comunale aperto da convocare entro pochi giorni – una cinquantina di persone, tra pescatori e semplici cittadini si sono presentati all’interno dell’aula consiliare per esprimere tutto il proprio disappunto nei confronti della realizzazione di un impianto off-shore al largo della Frasca.
“Basta, siamo stanchi” hanno urlato più volte, chiedendo anche le dimissioni dell’assessore all’ambiente Manuel Magliani, accusando di essere sottomessi ad Enel e non risparmiando neanche la precedente amministrazione, tutti colpevoli per non essersi opposti al progetto, che ha ricevuto il via libera da parte della Regione.
Neanche l’intervento del sindaco Ernesto Tedesco, intervenuto per mostrare apertura e per confermare la volontà di discuterne in un apposito consiglio, ha placato gli animi dei presenti, con il presidente Emanuela Mari che ha quindi sospeso la seduta.
“La Lista Tedesco fa quadrato attorno al suo assessore, Manuel Magliani, vittima di un’aggressione verbale completamente ingiustificata – hanno spiegato – il livello di strumentalizzazione raggiunto oggi in Consiglio comunale è gravissimo, ma è anche il punto di arrivo di una operazione di mistificazione avviata sulla vicenda. Non è un caso se a dare vita alla incivile contestazione siano stati anche personaggi riconducibili ai 5 stelle e a Onda Popolare.
Il fatto che precedentemente il Consiglio comunale avesse stabilito di affrontare il tema oggetto di questi attacchi strumentali in una seduta specifica a brevissimo termine, costituisce la prova che non c’è stata alcuna presunta “protesta dei cittadini”, ma solo un vile agguato organizzato e premeditato dai soliti noti. Non solo non faremo un passo indietro, ma ne faremo cento avanti nella direzione di tutela della salute pubblica e correttezza amministrativa che ha caratterizzato l’operato dell’Assessore Magliani. Inoltre, chiariamo fin da ora che condotte che sconfinano nel profilo penale non saranno tollerate”.