Vani ogni tentativo di Massimiliano Passalacqua di salvare la società, a marzo la prima udienza con i creditori per l’esame dello stato passivo
CIVITAVECCHIA – Quando una società fallisce è un dramma per chi ne era il titolare, per chi ci lavorava e per l’indotto che questa aveva creato. La “Royal Bus Port of Rome” è stata dichiarata fallita il 23 gennaio scorso dal giudice Giuseppe Bianchi, lo stesso che si occupò del fallimento della Privilege Yard.
Nominato Luigi Amerigo Bottai curatore. La crisi della società era diventata pubblica nel 2017 e sfociata nella profonda crisi del 2018 quando il presidente, Massimiliano Passalacqua, iniziò una dura lotta contro Port Mobility avanzando richieste di denaro che, a quanto pare, non erano dovute o che comunque non l’hanno salvata dal fallimento.
Mentre una società purtroppo muore, un’altra del settore si aggiudica l’importante appalto per il trasporto mediante autobus dei passeggeri crocieristi all’interno del Porto di Civitavecchia e cioè Caperna.
Caperna era subentrata nel servizio proprio alla Royal Bus quando questa, sulla base delle nuove regole di pagamento delle fatture, non era più in regola con il Durc e le posizioni contributive dei lavoratori.
A giorni sarà ufficializzato il nome di Caperna che lavorerà per i prossimi 48 mesi all’interno del Porto di Civitavecchia.