Forza Italia ha lasciato i lavori in polemica con gli amici di Fratelli d’Italia e La Svolta. Tra oggi e domani
CIVITAVECCHIA – La cosa si è ingrossata a dismisura. Hanno provato a lavare i panni sporchi in famiglia, quelli della maggioranza, ma è finita con gli stracci in faccia. La Lega, che aveva tutte le carte in regola per far valere la propria posizione ha scelto la via del silenzio.Gli altri no e lo scontro si è acuito tra gli esponenti de La Svolta, supportati da Fratelli d’Italia “contro” gli esponenti di Forza Italia che, secondo loro, avrebbero “raziato” deleghe e occupato ogni posto possibile e che devono lasciare qualche spazio anche agli altri.
Una situazione che è sfuggita di controllo anche al sindaco Ernesto Tedesco. Le urla tra i gruppi della maggioranza si udivano fin sotto la Marina e per evitare che la cosa degenerasse davvero, tutti, nessuno escluso, hanno preferito aggiornare i lavori a domani o nelle prossime ore.
Però, chi vive sul mare, sa perfettamente che dietro le nuvole c’è sempre il sole. Usciti fuori dal Pincio e sbollite le arrabbiature, chieste le scuse reciproche per qualche parola scappata in un momento di tensione, tutto è sembrato tornare alla normalità.
Infatti, tutti insieme, hanno deciso di andare a mangiare una pizza al Ghetto.
Tra un margherita e una birretta, probabilmente, riusciranno a ragionare con più serenità e trovare la quadra che poi, diciamocelo, non è così difficile da registrare.
Sono momenti critici, questo sì, ma questa crisi, soprattutto emotiva, può dare una scossa vera a questa amministrazione impantanata nei disastri ereditati dal periodo nefasto del Movimento 5 Stelle e un mandato di austerità collettiva che non si ricordava dal tempo della peste.
C’è tempo e modo per ricominciare e, questa volta, con le idee più chiare.
La sbornia della vittoria ha dato alla testa a qualcuno, era inevitabile. Probabilmente la soluzione principale è quella di allontanare i “suggeritori” o i pericolosi ed interessatissimi “consigliori” che antepongono i loro interessi a quelli della comunità.
C’è da risolvere la grana CSP e cacciare la “serpe in seno” e cioè la piddina Valentina Serbelloni vien dal Mare, pardon il lapsus Fantozziano, Sanfelice Di Bagnoli.
C’è da sistemare la pratica dell’acquacoltura. Ieri sono arrivate le lettere della Regione a firma della dirigente vetrallese Flaminia Tosini che al grido di battaglia che non gli appartiene, ma ne conosce fin troppo bene il significato, e cioè: “me ne frego”, ha ribadito la volontà dell’ente di continuare il percorso autorizzativo.
Peccato però che la Tosini, come i più distratti suoi detrattori, non si sono accorti che, alcuni importanti e fondamentali documenti, sono stati messi a disposizione di tutti, nel portale della Regione Lazio, solamente ieri.
GUARDATE INVECE DI CHIACCHIERARE
https://regionelazio.app.box.com/v/052-2018/folder/53962069198
L’arroganza del Partito Democratico e il silenzio rumorosissimo del suo squallido presidente Nicola Zingaretti; la grave sciocchezza, rimarcata nero su bianco dalla Tosini della mancata presenza alle riunioni della Conferenza di Servizi dei puntigliosi assessori del fu Cozzolini, devono servire da monito a Tedesco e ai suoi.
Gli sciacalli sono pronti a pasteggiare sul cadavere. Su questo sono bravissimi. Non lasciano un brandello di carne. Solo ossa bianche che anche i cani sputano.
Detto questo, la pizza, la birra e la notte aiuteranno a portare consiglio anche a quelli con gli animi più accesi questa sera. L’alternativa è diventare preda degli sciacalli.
Buonanotte e come diceva Renzi a Letta… “State sereni”.