Porte aperte, materiale al lacere, la chiesa resa indecorosa è diventata il rifugio di piccioni ed animali
TARQUINIA – Trovare Borgo dell’Argento non è stato facile per noi. Abbiamo seguito le indicazioni di chi ha voluto denunciare lo stato di abbandono della Chiesa che una volta era al servizio della comunità contadina che viveva e vive in quelle campagne.
Certo, non sono più i tempi di primi e in questa zona i residenti non sono tantissimi. Rimangono però le strutture. Ci ha colpito davvero vedere lo stato di abbandono della Chiesa. Porte divelte, mobilia buttata fuori dalle stanze che qualcuno stava pensando di ristrutturare.
Ci hanno invitato a vedere come è tenuta la Casa di Dio. Quando siamo entrati abbiamo dovuto trattenere il fiato per il cattivo odore. Guano di piccioni e animali morti ovunque. Un disastro. Effigi e simboli sacri ricoperti di escrementi.
Ci è sorto il dubbio che fosse sconsacrata e invece, anzi, purtroppo, abbiamo scoperto che in questa Chiesa si possono officiare funzioni religiose. Un tempo forse. Oggi purtroppo la situazione è davvero improponibile.
Segnalazioni che hanno raggiunto anche Arsial che sta valutando se risanare le aree di pertinenza del Borgo o cederle di proprietà al Comune di Tarquinia. Quello di Arsial, fondamentalmente non è un problema che riguarda le persone che stanno lì e che, vedendo quella chiesa così malridotta hanno la morte nel cuore.
La Curia dovrebbe prendere in seria considerazione la ristrutturazione di quegli ambienti e darli in gestione magari agli Scout o a chi può tenerli in vita. Un degrado del genere non ce lo aspettavamo in un posto immerso nel verde e con sullo sfondo l’incredibile panorama che offre il mare.
Facciamo un appello al Vescovo affinché ponga fine a questo scempio e degrado.