Civitavecchia – “Coast to coast”, lo spettacolo di Rocco Papaleo al Traiano

Civitavecchia – Viaggio in musica e parole, COAST TO COAST con Rocco Papaleo e Arturo Valiante (Pianoforte e altri tasti), Guerino Rondolone (Bassi e Contrabbasso), Davide Savarese (Tamburi e Suoni), Giorgio Tebaldi (Trombone e Ukulele); GIAMPIERO DA DALTO (stonature e non solo) sarà in scena nell’ambito della stagione teatrale promossa da ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio con il finanziamento del Ministero per le attività Culturali e del Turismo, della Regione Lazio e del Comune di Civitavecchia al Teatro Traiano il 22 febbraio ore 21 e il 23 febbraio ore 17.
Se uno spettacolo ha bisogno di una presentazione, – si legge nella nota di presentazione – vale il sospetto che non si presenti da solo. Viceversa, se si presenta da solo, vale il sospetto che la presentazione è superflua. Nel dubbio, più che parlare dello spettacolo, parliamo di voi. Come state? Che fate stasera? Andate a teatro? Volendo, abbiamo una cosetta
da proporvi. S’intitola “Coast to coast”. Che suggerisce l’idea di un viaggio, ma in effetti è un po’ vago. Non precisa se di piacere o di lavoro. Se di sola andata o prevede un ritorno. Non dice da dove a dove. Non indica un’andatura: lenta?
veloce? risoluta? vagabonda? Non definisce nulla, se non l’intenzione di uno spostamento. Agevole? Impegnativo? Sconsigliabile? Sicuro? Concreto? Metaforico?
E poi, chi è a spostarsi? Una persona? Una comitiva? Un popolo? Ci sono confini da attraversare? Vocabolari da consultare? Diffidenze da superare? La verità è che nemmeno noi lo sappiamo di preciso.
È solo un’idea di mettersi in movimento. Un desiderio di sentirsi stranieri, di ascoltare voci che non siano le nostre, anche a costo di non capirle. Un viaggio prevede soste, accampamenti e bivacchi, a patto che lascino tracce del nostro passaggio… Una pentola rimasta sul fuoco, l’eco di una canzone che ci ha tenuto compagnia, di un racconto che ci ha fatto sorridere o immalinconire… Cose che vengano buone per altri viaggiatori. E poi “Coast to coast” vale anche per tragitti di altra natura. Da un malessere a un’allegria, da un malinteso a un accordo, da uno sgarbo a una gentilezza. Percorsi che non si misurano in chilometri, ma nella fatica necessaria per ricomporre il sentimento che ci separa dalle persone che non vogliamo perdere.
“Coast to coast” è l’impossibilità di fermarsi, sapere di essere transitori, comprendere che tutto è provvisorio, e per questo meravigliarsi sempre; che più o meno, è il senso del viaggio che compiamo ogni giorno, tutti i giorni, finché ci è concesso di guardare fuori dal finestrino.
“Ok, ma qualcosa di più preciso? Cioè, al di là delle suggestioni, di cosa parla veramente ‘sto spettacolo?”. Beh, se uno spettacolo ha bisogno di una presentazione, vale il sospetto che non si presenti da solo. Viceversa, se si presenta da solo, vale…