CIVITAVECCHIA – Assunta Mazzetti, 87 anni, era stata travolta l’11 novembre da un’auto di Poste Italiane riportando gravi lesioni: non è più tornata a casa. Esposto del figlio
Assunta Mazzetti non ce l’ha fatta a superare i gravi postumi dell’incidente stradale di cui era rimasta vittima l’11 novembre 2019: dopo più di tre mesi di sofferenze, la ottantasettenne di Civitavecchia è spirata e la Procura ha aperto un procedimento penale e disposto l’autopsia.
L’anziana era appena scesa da casa, in via Raffaello Sanzio, poco dopo le 17, quando è stata investita da una Fiat Panda in uso a Poste Italiane condotta da A. P., anche lui di Civitavecchia, che stava effettuando una manovra in retromarcia: la vettura è di proprietà della Arval Service Lease Italia, società che si è aggiudicata l’appalto bandito, appunto, da Poste Italiane per la fornitura in full rent di veicoli di varie tipologie da usare per trasporto e recapito dei prodotti postali.
In seguito all’urto la malcapitata è rovinata a terra riportando numerosi e gravi traumi, tanto più in ragione dell’età avanzata: trasportata d’urgenza all’ospedale civile di Civitavecchia, i medici le hanno riscontrato, tra le altre, le frattura della tibia, del perone e del setto nasale e hanno dovuto sottoporla a un intervento chirurgico di riduzione e di applicazione di un fissatore esterno. E’ rimasta ricoverata nel nosocomio cittadino fino al 2 dicembre e quindi è stata trasferita presso l’Istituto San Volto, casa di cura privata di lungo degenza medica e residenza sanitaria assistenziale di Santa Marinella, dove però si è aggravata. Il 25 gennaio 2020 è stata nuovamente spostata presso la Clinica Madonna del Rosario di Civitavecchia, dove però, purtroppo, il 22 febbraio è deceduta.
Il figlio della vittima, per fare piena luce sulla tragica vicenda, attraverso l’Area manager Angelo Novelli, si è affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e ha presentato un esposto presso la stazione dei carabinieri di Civitavecchia, chiedendo all’autorità giudiziaria di individuare e perseguire i responsabili del decesso, ed esprimendo riserve anche sulle cure mediche prestate alla madre, soprattutto in occasione del secondo ricovero di Santa Marinella.
Il Pubblico Ministero della Procura di Civitavecchia, dott.ssa Valentina Zavatto, ha aperto un fascicolo iscrivendo, come da prassi, nel registro degli indagati il nome dell’investitore per il reato di omicidio stradale e ha disposto l’autopsia sulla salma dell’anziana, che dovrà chiarire se la morte sia stata dovuta esclusivamente all’investimento e alle gravi conseguenze che le lesioni e l’allettamento prolungato hanno arrecato a una persona di 87 anni, o se sia stata concausata anche da eventuali omissioni da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la paziente nei quasi tre mesi e mezzo successivi. L’esame autoptico è stato affidato al noto medico legale dott. Luigi Cipolloni, che avrà sessanta giorni di tempo per depositare la sua perizia con le conclusioni, ed è stato effettuato martedì 25 febbraio 2020 presso l’Università “La Sapienza” di Roma: alle operazioni peritali ha preso parte anche il dott. Antonio Oliva, medico legale di parte per la famiglia della vittima messo a disposizione da Studio3A.