Dopo il caso del camper di Codogno e l’altro di una signora irresponsabile di Latina la drastica decisione con tanto di ordinanza sindacale
TARQUINIA – Gli appelli a stare a casa sembrano non essere stati recepiti da tutti. Chi con una scusa chi con l’altra è un continuo via vai con il Lido di Tarquinia. Dopo il camper dei coniugi di Codogno, un altro camper di una signora di Latina che, nonostante fosse stata diffidata a fare rientro nella sua dimora a continuato a nascondersi con il camper in diverse zone del Lido, il sindaco Alessandro Giulivi ha preso una drastica, quanto inevitabile decisione.
Al fine di salvaguardare la salute pubblica e prevenire e contenere il rischio di possibile contagio, ha ritenuto necessario mettere in atto nel territorio di Tarquinia ulteriori misure atte a scongiurare i rischi di contagio ed a limitare la circolazione dei veicoli e dei pedoni e le occasioni di assembramento anche nei giardini, parchi pubblici, aree gioco recintate e pinete, presenti in tutto il territorio.
Tutto questo anche per impedire quanto avvenuto nel fine settimana scorso, si sia registrata la presenza, nonostante le limitazioni nazionali già in atto, di numerose persone a passeggio nella aree del litorale della Città, in particolare nelle zone di Marina Velka-Voltone-Pian di Spille, Lido di Tarquinia e Saline.
A quindi ordinato dalle ore 14.00 alle ore 20.00 del sabato e dalle ore 8.00 alle 20.00 della domenica, ad iniziare da sabato 14 marzo 2020 e fino a diversa disposizione, è vietata la circolazione dei veicoli nelle strade che conducono ai comprensori di Marina Velka, Pian Di Spille, Voltone, Tarquinia Lido e Saline di Tarquinia ed in particolare lungo il litorale.
Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 del sabato e dalle ore 8.00 alle 20.00 della domenica, ad iniziare da sabato 14 marzo 2020 è inoltre vietato l’accesso pedonale a tutte le suddette aree.
I divieti non si applicano nei confronti dei residenti nelle zone sopra elencate, nonché dei domiciliati nelle suddette frazioni e di coloro che abbiano necessità di raggiungere servizi presenti nella zona (farmacia), ovvero dimostrino comprovate esigenze lavorative, oppure stati di necessità o motivi di salute, in conformità a quanto stabilito dal DPCM 9 marzo 2020.
Con decorrenza immediata e fino a diversa disposizione ha ordinato la chiusura dei giardini, dei parchi pubblici, delle aree gioco recintate e delle pinete in tutto il territorio comunale.
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