Coronavirus – Civitavecchia, farmacia Palombo vende mascherine a peso d’oro. Accertamento delle Fiamme Gialle e dei Carabinieri

Dieci mascherine vendute a 25 euro l’una. Il farmacista: “Tutto regolare. Le ho pagate un prezzo alto anche io non potevo certo venderle sottocosto”

CIVITAVECCHIA – Un commerciante di Civitavecchia è andato nella farmacia di Corso Centocelle, in pieno centro città, quella del dottor Vincenzo Palombo. Ha acquistato dieci mascherine antibatteriche e lo scontrino battuto ha dell’incredibile, 25 euro ciascuna per un totale di 250 euro.

Un prezzo esorbitante che ha fatto diventare la foto pubblicata dal commerciante sul suo profilo Facebook immediatamente virale.

Ieri, per stessa ammissione del farmacista da noi contattato telefonicamente, la Guardia di Finanza, che per raggiungerlo ha dovuto solamente attraversare la strada e questa mattina i carabinieri, sono andati a verificare la situazione.

Hanno acquisito fatture, ordine di spedizione e, adesso, verificheranno quanto realmente sono state pagate ed quanto ricarico sia stato applicato dalla Farmacia Palombo. Non solo, sempre sui social che non lasciano scampo a nessuno, è stata effettuata una ricerca sulla società cinese che produce queste maschere e, a quanto pare, non ci sarebbero riscontri di autenticità sul prodotto.

E’ stato truffato il farmacista? Sapeva che le mascherine avevano qualcosa di strano? Quanto ha ricaricato il prodotto? Per fare questo abbiamo chiamato il diretto interessato e cioè il dottor Vincenzo Palombo.

Dottore la foto di un suo cliente che ha pagato 10 mascherine 250 euro è diventata virale sui social in tutta Italia!

“Che le devo dire, ieri ci sono stati i finanziari e non mi hanno elevato contravvenzioni o contestato alcunché. In questo momento ho in farmacia i carabinieri che stanno facendo i controlli. Da quando è scoppiata la pandemia mi sono adoperato per soddisfare le richieste quotidiane di centinaia  e centinaia di persone alla ricerca di mascherine. Mi sono dovuto difendere da chi, in questi giorni, pretendeva pagamenti anticipati e poi non consegnava la merce. Certo, non le vendo mica alla pari. Qualche euro a mascherina la guadagno anche io”.

In attesa che le indagini portino ad una conclusione rimane il fatto che, indubbiamente, nel vedere il prodotto venduto e il prezzo richiesto, siamo difronte ad un costo davvero esagerato.