CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Questa Civitavecchia è piena di generosità: c’è la spesa che Croce Rossa e Protezione Civile portano a chi non ha più soldi per mettere insieme un pranzo con la cena; c’è un gruppo raccolta fondi per l’Ospedale di Civitavecchia organizzato dall’Avvocato Fabrizio Longarini; la Solidarietà del popolo è impressionante perché l’Italia è solidale, Civitavecchia è solidale.
Poi arrivano i soldi nelle tasche del Comune, nel territorio, dove oltre ad esserci un assessore attento come Alessandra Ricetti c’è l’umanità della stessa, che con la squadra lavora giorno e notte per le domande dei buoni.
Ma lo Stato non solo ha dato soldi già stanziati per i Comuni anticipando delle risorse “già in bilancio” e quindi nulla di nuovo… ha messo pure dei paletti assurdi perché se prendi un reddito di cittadinanza di 40€ mensili (vorrei sapere bene i criteri di queste valutazioni) non puoi usufruire dei buoni pasto.
Che senso hanno allora le parole di solidarietà pronunciate dal premier Conte, pronto a fare decreti per l’Italia che non veniva lasciata sola: “Sono giorni difficili. Nessuno deve essere lasciato solo”?
“Rendiamo immediatamente disponibili risorse per i Comuni, per sostenere e aiutare le persone in difficoltà” aveva aggiunto il Ministro Gualtieri. Certo come no…
Come al solito, in parole povere, ci ha voluto comunicare “dovete morì con la burocrazia”. Perché al Governo ci sono Conte e Gualtieri.
Certo, mandano i soldi e mettono paletti che per molti sono invalicabili.
Dai lussuosi uffici di Roma parlare, tanto che ne sanno del territorio, delle reali situazioni delle famiglie e delle necessità che variano per una serie infinita di situazioni.
Il contesto che stiamo vivendo non aiuta: chi è impreparato fatica a maturare opinioni consapevoli.
Una scarsa preparazione inibisce la capacità critica, espone alla manipolazione dei media e favorisce una percezione distorta della realtà e la realtà è che ad oggi siamo solo un popolo in balia di un governo incompetente.
Ma alla fine meno male, che ci pensano loro, i civitavecchiesi che non hanno bisogno di decreti, di dirette facebook, di finte conferenze stampa per aiutarsi a vicenda.
Un cittadina indignata Gigliola Medici