Sergio Pirozzi ha convocato per lunedì prossimo la XII Commissione e le opposizioni daranno battaglia. La Lega ormai ha deciso una linea ben precisa: chi ha sbagliato deve pagare e dimettersi
ROMA – Quel fenomeno più o meno da baraccone televisivo, il premier Giuseppe Conte, ha messo a disposizione degli italiani ormai poveri (per l’acquisto dei beni di prima necessità), cioè gli alimenti, la somma di 400milioni di euro. Nicola Zingaretti ha speso un quarto di quella somma, cioè quasi 100milioni di euro in mascherine protettive. Ovviamente la maggior parte di questi dispositivi non sappiamo quando e se arriveranno.
Questa mattina siamo andati personalmente al deposito della Protezione Civile a Roma. Ci siamo imbattuti casualmente con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che stava passando in rivista le truppe e, insieme al pizzardone ormai diventato l’ombra di se stesso Carmelo Tulumello, sperava di poter contare i colli della 3M acquistati dal titolare del deposito di lampadine di Ciampino.
Mentre iniziava la caccia al tesoro delle mascherine tra lo sguardo non proprio felice dei volontari, la 3M Italia inviava ai giornali, un comunicato stampa cedendo finalmente alle pressioni dei giornalisti (tra cui noi) che chiedevano conto sul loro rapporto con i fornitori della Regione Lazio, cioè Eco. Tech. Srl e la Ex-Or di Lugano.
La 3M ITALIA ha precisato di aver raddoppiato la produzione globale mascherine e che i prezzi non sono mai stati modificati.
Il gruppo 3M – si legge nella nota – è impegnato attivamente nella lotta contro la speculazione sui prezzi, le frodi e le contraffazioni dei propri prodotti in relazione all’epidemia di Covid-19. L’azienda ha ricevuto segnalazioni di persone che si presentano fraudolentemente come affiliate 3M, vendendo prodotti 3M a prezzi esorbitanti, vendendo prodotti contraffatti dichiarando che gli stessi sono stati prodotti da 3M o addirittura dichiarando falsamente di produrre essi stessi prodotti originali 3M.
“3M sta lavorando per proteggere il pubblico dalla contraffazione e dalle speculazioni sui prezzi dei prodotti per la tutela della salute, quali ad esempio i respiratori e le maschere, particolarmente importanti per il personale sanitario”, sottolinea Mike Roman, presidente e Ceo di 3M.
“3M prenderà provvedimenti seri contro coloro che cercano di trarre indebitamente vantaggio dall’epidemia Covid-19. A questo proposito stiamo collaborando con le autorità di Polizia in tutto il mondo”. 3M, si sottolinea, sta inoltre collaborando con i grandi operatori delle vendite online per identificare e rimuovere dai loro siti web le offerte di prodotti contraffatti o di prodotti originali ma a prezzi esorbitanti, per poi segnalarle alle autorità di competenti. Il messaggio per la Eco. Tech. srl e la Ex-Or Sa è netto, loro non hanno rapporti tracciati neanche con le sedi internazionali della 3M.
Detto questo, infatti, i nostri “infiltrati” ci hanno inviato le foto delle mascherine Galileo, che vedete in foto, non idonee all’uso medico e di contenimento. L’ordine è spacchettare quelle orrende buste da 50 pezzi con troppe spiegazioni stampate sopra, rimetterle in bustine da 10 pezzi e così la tracciabilità del prodotto “pluff” svanita.
Abbiamo avuto anche un cordiale colloquio con il portavoce di Nicola Zingaretti il quale ci ha confermato l’arrivo delle 800mila mascherine fotografate in quel di Firenze e che, nei prossimi giorni, arriveranno finalmente quelle acquistate per 35milioni di euro dalla Eco. Tech. Srl. che dovranno essere più o meno 7milioni di pezzi.
Questa mattina, inoltre, siamo andati a cercare Sergio Mondin nel suo ufficio. Non c’era. Stava cambiando le lampadine in giro per Roma.
Per trovare il deposito abbiamo dovuto sguinzagliare i cani da caccia, nonostante Ciampino non è Roma e via JF Kennedy sia il vialone principale del paese. A cavallo tra la caserma dei carabinieri e la chiesa, finalmente il 50Z, numero civico del deposito.
Siamo rimasti sconvolti nel percorrere quella strada e entrare in quel seminterrato dove ci sono cunicoli seminascosti con società inglobare su un unico campanello. Lasciamo spazio alle immagini.
Intanto Sergio Pirozzi presidente della XII Commissione “Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione” ha convocato tutti, compreso Nicola Zingaretti per lunedì prossimo. Sarà una commissione politica ovviamente ma siamo convinti che lo streaming sarà seguito con interesse in tutta Italia perché potrebbe segnare finalmente la fine della terribile esperienza con Zingaretti governatore.
Naturalmente abbiamo raggiunto telefonicamente anche l’altra fornitrice di mascherine, la titolare dell’impresa di profumi e cosmetici della Worldwide Luxury Corner Srl, Patrizia Colbertaldo. Toscanaccia fiorentina non le manda certo a dire a nessuno. Neanche a noi. Lei è anche editrice, viaggia, si occupa di turismo, di maschere di bellezza, di prodotti per la salute e vanta, dice lei, un sacco di amici distribuiti tra Israele e l’America.
Annoiata perché con questa pandemia non si poteva certo lavorare con pubblicazioni in edicola o con il turismo ecco l’idea, la svolta, e la prima commissione con il cospicuo anticipo di quasi due milioni di euro.
Ha scritto lei stessa a Conte a Borelli proponendo i suoi prodotti acquistati grazie all’intervento di amici degli amici e che, maleducatamente, non le hanno ancora risposto.
Gli ha risposto invece con grande velocità il pizzardone, Carmelo Tulumello, che le ha affidato una commessa da quasi 5milioni di euro senza chiedere chi fosse, gli ultimi bilanci e garanzie a fronte degli anticipi erogati.
Proprio mentre stavamo scrivendo ci ha richiamati in redazione, inferocita per la telefonata ricevuta pochi istanti prima con toni minacciosi dalla dirigente della Regione Lazio, Roberta Foggia. Quest’ultima pretende la consegna immediata delle mascherine e mentendole, le ha detto che l’altro fornitore, il bellunese di Frascati Sergio Mondin aveva già consegnato tutto.
Roberta Foggia ha sbagliato interlocutrice, “la Patrizia” non ha creduto a nessuna delle parole pronunciate e alle minacce profferite e quindi ci ha raccontato fin dall’inizio la straordinaria operazione di intermediazione compiuta con la Regione Lazio.
Invitiamo ancora una volta Carmelo Tulumello a tornare a fare quello che gli riesce meglio e cioè le multe alle macchine in divieto di sosta.
Questo è un nobile lavoro per lui, senza troppe responsabilità, dove i soldi li farebbe entrare sicuramente nelle casse della pubblica amministrazione e non evaporare come ha fatto fin’ora con le mascherine. A ruota tutti gli altri. Con la gente ridotta alla fame; con migliaia di morti dall’inizio della pandemia, con gli operatori ospedalieri impegnati in turni da guerra, assistere a questo dilettantismo è davvero disdicevole. La Protezione Civile si deve proteggere da questi scellerati ed incapaci personaggi.