Caro Marco, consigliere corridore, nella nostra redazione ci sono ottimi segugi sia di pelo che di penna, non ci crede? Legga la risposta alla sua missiva…
ROMA – Riceviamo pubblichiamo la replica del consigliere regionale del M5S Marco Cacciatore, Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti: In merito al vostro articolo pubblicato in data 26/4 scorso dal titolo “Regione Lazio – Sulla vicenda “mascherine fantasma” i complici silenzi di Forza Italia e M5S”, vorrei precisare quanto segue:
- In un passaggio a me dedicato, vengo definito “attore protagonista del pasticciaccio PTPR, approvato in maniera maldestra dalla maggioranza di centrosinistra”. Ricordo che sul PTPR ho presentato decine di emendamenti e mi sono battuto con convinzione (rimanendo in aula fino alle 6,30 del mattino seguente rispetto all’ultima calendarizzazione di Aula). Sono tuttavia consapevole che il PTPR decadesse in toto, decadrebbero così anche i vincoli paesaggistici e si piomberebbe nel caos normativo: quello bisogna evitare per il bene dei Cittadini.
- C’è poi una seconda accusa (se tale può essere definita. Ma neppure lo è, perché rimane a livello di insinuazione invece di essere espressa in modo franco e diretto) a me rivolta in altro passaggio dell’articolo, ovvero quello di essere stato “protagonista di numerose votazioni a braccetto con il centrosinistra” (come a dire: ma Cacciatore non doveva essere esponente dell’opposizione?”). Ebbene, ci tengo a sottolineare che quando ho votato con la Maggioranza, è stata piuttosto quest’ultima a sostenere le proposte di legge del sottoscritto. Tutte le proposte da me avanzate erano comunque sempre in linea con il programma M5S e comunque condivise sul territorio con attivisti e amministratori M5S.
Quando si scrive, bisognerebbe almeno informarsi. Mi auguro che nel prossimo articolo che riguarda la mia attività politica, si tenga conto non solo e non tanto del mio impegno in favore del Territorio e dei Cittadini del Lazio, ma quantomeno della verità dei fatti.
La replica del direttore
Gentile onorevole Cacciatore,
in merito alla Sua posizione nell’approvazione del PTPR, non possiamo certo negare la presentazione di numerosi emendamenti a Sua firma.
D’altronde sono negli atti del Consiglio regionale. Chiaro, però, che chi conosce bene l’iter che poi porta all’approvazione delle leggi e soprattutto tutto quello che succede nei corridoi della Pisana, non può essere d’accordo con quanto riferito.
Il PTPR arriva nell’Aula della Pisana dopo il passaggio e l’approvazione nella Commissione da Lei presieduta. Successivamente Lei ha presentato una serie di emendamenti che, purtroppo, si sono rivelati carta straccia in quanto la maggioranza ha presentato il maxiemendamento che li ha spazzati via.
Non è chiaro, però, cosa abbia fatto Lei nei lavori della Commissione per migliorare il testo oppure per bloccare il “mostro” che poi è stato “partorito”.
Nel giorno dell’approvazione del testo nella Commissione da Lei presieduta, ha dichiarato: “Si tratta ora di una ‘delibera fortemente cambiata’. Possiamo anche essere d’accordo, ma quello che non riusciamo a capire è il motivo per cui Lei ha preferito rilasciare comunicati alla stampa, presentare emendamenti ostruzionistici, senza, però, agire insieme al suo Gruppo per una modifica sostanziale del testo.
Soprattutto, c’è un’altra cosa che ci sfugge: perché Lei continua a presiedere l’importantissima e strategica Commissione Urbanistica e non si sia ancora dimesso nonostante continui a ribadire di essere all’opposizione e parli di inciuci tra centrodestra e maggioranza su PTPR?
Un’idea ce la siamo fatta: la X Commissione, Urbanistica, politiche abitative e rifiuti, è la più importante e, forse, in linea con la politica della “poltrona” adottata dai referenti nazionali, meglio tenerla stretta che mollarla.
Nella Commissione sono passati, e passeranno, i più importanti provvedimenti legislativi, primo fra tutti il tanto atteso Piano Rifiuti.
Ci viene in mente, però, anche un altro motivo. Stentiamo a crederci, perché ha molto in comune con quello che il M5S ha sempre tentato di combattere.
Parliamo dei “privilegi di casta”. Il presidente di Commissione, in base al Regolamento di Organizzazione del Consiglio Regionale, può contare su una struttura aggiuntiva di portaborse di ben 5 unità (con la possibilità di aumentare questo numero con lo spacchettamento dei part-time) con una buona “indennità di segreteria”.
Allo stesso Presidente, inoltre, spetta anche la tanto vituperata (per i Gruppi) figura di Responsabile della Segreteria, il quale percepisce una indennità che gli infermieri in prima linea nel contrasto al Covid-19 neanche immaginano.
Ma, forse, il PTPR ci da lo spunto per rispondere anche alla sua seconda affermazione.
E’ un dato di fatto che poco dopo il via libera della sua Commissione al PTPR ci sia stata, l’8 agosto scorso, una prova del “volemose bene” con la maggioranza targata Zingaretti.
In quella seduta di consiglio era in discussione la proposta di legge “Disposizioni per contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura” ma, come per incanto, nell’ordine del giorno viene inserita anche la sua proposta di legge sul “Compostaggio aerobico di rifiuti organici”.
Le intenzioni del M5S e della maggioranza erano quelle di approvare entrambe le leggi prima dell’estate. Comincia un braccio di ferro con l’opposizione di centrodestra che, a più riprese, fa rimandare la seduta per mancanza del numero legale fino a quando, nel cuore della notte, la stessa capitola e rimanda la PDL sul compostaggio a settembre. Sacrificando i Suoi sforzi e quelli del Suo Gruppo che, insieme alla maggioranza, ha lottato con le unghie e i denti per il mantenimento del numero legale.
Se vuole, poi, possiamo anche parlare dell’ultimo provvedimento legislativo licenziato dall’Aula (il Collegato al Bilancio) approvato anche grazie al suo voto. Qui, però, basta fare copia incolla delle dichiarazioni dei Suoi colleghi di partito: “Il tradimento peggiore arriva sempre da dentro”, ha tuonato su Facebook Francesca De Vito, consigliera regionale pentastellata, sorella del presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito.
“Marco Cacciatore deve essere espulso dal M5S”, ha rincarato la dose l’ex collega di movimento Davide Barillari. “Chiederemo al capogruppo l’allontanamento di Cacciatore, che col suo voto ha sancito la sua entrata in maggioranza”, le parole rilasciate all’Agenzia Dire da Valentina Corrado, poche ore dopo l’accaduto.
“Coinvolgeremo i probiviri perché valutino le violazioni al nostro regolamento. E parleremo anche con Vito Crimi”. L’unico ad essere buttato fuori dal M5s, invece, è Davide Barillari, coraggioso oppositore dell’alleanza PD-M5S.
Onorevole Cacciatore non ci provi, conosciamo la Pisana molto meglio di Lei!