ROMA – Se Marco Cacciatore desidera avere informazioni su se stesso non esiti a contattare la redazione di Etruria News, abbiamo dimostrato di essere molto precisi quando parliamo di lui.
Il 28 aprile scorso, il consigliere regionale eletto nelle liste del M5S ma molto vicino al PD, ci ha inviato una lettera in risposta ad un nostro articolo dal titolo “Regione Lazio – Sulla vicenda “mascherine fantasma” i complici silenzi di Forza Italia e M5S”, pubblicato un paio di giorni prima.
Nella lettera, il Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti ci accusava di essere “disinformati” e considerava balle le nostre affermazioni che lo dipingevano come stampella della maggioranza di centrosinistra alla regione Lazio.
“Quando si scrive, bisognerebbe almeno informarsi. Mi auguro che nel prossimo articolo che riguarda la mia attività politica, si tenga conto non solo e non tanto del mio impegno in favore del Territorio e dei Cittadini del Lazio, ma quantomeno della verità dei fatti”.
Così terminava la lettera del “fascetta nera” della Pisana (come viene simpaticamente chiamato il consigliere grillino, autentico fan delle fascette per capelli, a volte Borg a volte Verdone).
Noi abbiamo dimostrato di essere molto informati e a darci ragione arrivano nientemeno che i probiviri del M5S che hanno aperto un procedimento nei confronti di Cacciatore con conseguente deferimento e rischio di espulsione.
Come riporta “Il Fatto Quotidiano”, il procedimento è stato aperto nel mese di aprile, dopo che il 3 marzo 2020 il pentastampella aveva presentato un esposto in Procura contro la decisione di Virginia Raggi e della sua Giunta sull’indicazione del sito per la nuova discarica di Roma a Valle Galeria.
Secondo Cacciatore, la delibera approvata dalla giunta capitolina il 31 dicembre 2019 “potrebbe alimentare il sospetto che, nella contraddittorietà dei diversi provvedimenti della Pubblica amministrazione, lo scenario si sia di fatto evoluto a vantaggio di soggetti privati”.
Un vero e proprio attacco alla sindaca Virginia Raggi, dunque. Cosa che, è risaputo, farà molto piacere alla sua attuale Capogruppo alla Pisana, Roberta Lombardi. E farà piacere, soprattutto, al suo Presidente Nicola Zingaretti, che proprio una settimana fa ha dichiarato: “La ricandidatura di Virginia Raggi? Per i romani questa non è una notizia, ma una minaccia”.
Fronte comune, dunque, Zingaretti, Lombardi e Cacciatore contro Virginia Raggi.
Con una Commissione da ridiscutere. E da riassegnare. A breve, infatti, come disposto dall’art. 15 del Regolamento del Consiglio che prevede la durata delle Commissioni consiliari in mesi trenta, le stesse verranno azzerate e di nuovo votate. E Cacciatore dovrà “rimettere in gioco” l’ambita Presidenza della X (Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti). Anche se i maligni scommettono su una sua “meritatissima” riconferma.
Al neo Zinga-Boys, poi, viene contestato un altro provvedimento: il voto favorevole alla legge sul collegato di bilancio 2019 della Regione Lazio, contenente la cosiddetta “sanatoria” a favore degli occupanti irregolari delle case popolari romane.
Bravo compagno Cacciatore, anche questo passaggio ci aveva contestato, ma anche in questo caso eravamo bene informati.
Adesso arriverà la solita lunghissima risposta del Presidente della X Commissione dalla sua pagina facebook. Anche questa volta, però, i like e i commenti si conteranno su tra il pollice e l’indice.