SANTA SEVERA – Riceviamo e pubblichiamo: Non è la prima volta che assistiamo alla messa in funzione di uno schema collaudato, molto caro al Sindaco Tidei.
Solo per citare gli ultimissimi esempi, è già andato in scena a Santa Marinella, per le spiagge libere adiacenti gli stabilimenti privati, per il mercato del Centro – spostato alla Pirgus, per risolvere il problema degli spazi agli esercenti di piazza Trieste e – il più imbarazzante – quello dei fiori ai defunti da far portare ai florovivaisti, vietando l’ingresso ai congiunti.
Adesso è il momento della spiaggia libera presso la ex colonia a Santa Severa. Mentre alcune delle spiagge libere hanno un minimo di cura e assistenza, quella viene lasciata abbandonata a incuria, assenza di custodia e sicurezza per il salvamento.
Visto l’assottigliarsi delle disponibilità totali degli altri lidi, la spiaggia libera è letteralmente presa d’assalto dai bagnanti e rappresenta un coacervo esplosivo di problemi. Lo scorso fine settimana sembrava di essere in una domenica di agosto.
Sporcizia, assenza di cestini, litigi per gli spazi, pericoli per i bagnanti, inevitabile dunque la legittima protesta di cittadini, di movimenti politici e degli occasionali fruitori; inevitabile la coda polemica. Pare sia impossibile trattarla come le altre spiagge libere, perché?
Probabilmente perché dopo l’abbaio di Aurhelio, magari quello del PcV e del Generale Settanni, si dovrà trovare una soluzione veloce, immediata, pronta all’uso.
Guarda il caso, magari anche in favore di compagini – siano esse para pubbliche o private che – in nome dell’occupazione (sempre degli stessi però) e dell’amore per il turismo, sapranno donare bellezza, pulizia e sicurezza, a quella che ormai da tutti, senza l’intervento del Sindaco, è una innominabile vergogna per le italiche coste. Nulla di sospetto, nulla di eversivo – ce ne guardiamo bene di affermarlo di questi tempi ma, sinceramente, qualcosa di poco elegante, per usare un eufemismo.
Bene, adesso ci siamo e dopo il dono della preveggenza, scatta per primo il nostro abbaio, Aurhelio fa Bau.
Ci aspettiamo ora, l’indignazione degli indignandos especiales e la risoluta e perentoria soluzione, dell’uomo forte del litorale a nord di Roma. Colpo di reni e opplà, ombrelloni e lettini, già sono in fila al passo dell’oca.
Il direttivo del Centro Studi Aurhelio