VITERBO – Raffaele Trua, il giovane 22enne di Viterbo non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha smesso di battere e tutti i tentativi fatti anche dai chirurghi sono risultati purtroppo vani. Era rimasto vittima di una caduta con la sua moto lo scorso giorno nel tratto di strada tra San Martino al Cimino e Viterbo.
Ancora ignote le cause che gli hanno fatto perdere il controllo della moto (pare la radice di un albero) che è andata ad infilarsi tra un albero e il muro di una villa sulla provinciale Sammartinese.
Trasportato in codice rosso con l’eliambulanza al Policlinico Gemelli, era stato sottoposto ad un intervento chirurgico durato oltre sei ore.
Ragazzo conosciuto e ben voluto. Passione per la pallanuoto e le scalate in pareti rocciose. Un fisico che ha cercato in tutti i modi di tenerlo in vita. Una vita spezzata. L’ennesima di quella strada maledetta che ha distrutto famiglie e lasciato in esse un dolore perenne.
Raffaele Trua, figlio di Antonio, anche lui conosciutissimo è titolare della “Tenuta di Santa Lucia”. Un dolore forte per tutti loro; genitori, sorella e tanti amici che hanno assistito impotenti a questa immane tragedia. Alla famiglia le condoglianze della redazione e di tutti gli amici che lo stanno piangendo.
Il corpo è stato sottoposto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Roma.