LAZIO – Stabilizzare le concessioni demaniali al 2033, avviare un piano di destagionalizzazione e di rigenerazione urbana per trasformare il turismo nella nostra Regione ed avviare subito un grande progetto regionale di contrasto all’erosione.
Queste le priorità indicate da Federbalneare Lazio per rilanciare il turismo balneare, contenute in un documento di programma già inviato al Governo.
Per Federbalneari Lazio, oltre alle misure nazionali, è necessario avviare una reale destagionalizzazione, uno strumento fondamentale che consentirebbe un incremento dei flussi e delle attività turistiche nei mesi di bassa stagione e consentirebbe agli imprenditori balneari di provare ad ammortizzare le perdite effettuando una programmazione a lungo termine.
Un’altra importantissima priorità è rappresentata dal sostegno alla misura dell’Ecobonus, che permetterebbe di puntare alla modernizzazione dell’offerta turistica partendo dalla riqualificazione e valorizzazione delle infrastrutture turistiche del litorale, in un’ottica di salvaguardia del paesaggio stimolando gli investimenti fino al 2033.
Per Federbalneari Lazio sarà fondamentale avviare insieme ai Comuni costieri e alla Regione un grande sforzo condiviso per approvare definitivamente il PUAR, per riprogrammare e rilanciare l’economia turistica del litorale in regime economico post – Covid 19, con un visione che metta a sistema la cultura, l’ambiente, il patrimonio in grado di valorizzare le peculiarità del territorio nell’ottica di un’offerta turistica integrata.
“Pensiamo soprattutto a quelle zone colpite dal fenomeno dell’erosione sia nel litorale sud del Lazio, Fiumicino, Fregene e Ostia, e sia nel litorale nord, Ladispoli, Santa Marinella, Tarquinia e Montalto di Castro.
In queste aree – spiega Marco Maurelli, Presidente Federbalneari Lazio – poter usufruire ancora per un anno dell’Ecobonus consentirebbe di mettere in campo progettualità per la protezione e la salvaguardia della costa e per modernizzare l’offerta di turismo. Il settore del turismo balneare oggi sta provando a contenere perdite d’esercizio stimate al 50% circa ma si rischia il default.
Per questo, oltre ad indicare le priorità di intervento, chiediamo che il quadro emendativo al DL Rilancio, presentato dalle varie associazioni di categoria in materia di turismo balneare regionale, venga sostenuto.
E’ necessario mettere in campo misure straordinarie per evitare che, a stagione conclusa, si assista alla chiusura definitiva di moltissime attività imprenditoriali balneari”.