L’ex sindaco di Tarquinia torna sul tracciato arancione e boccia la proposta del Movimento 5 Stelle
TARQUINIA – A poche ore dal previsto pronunciamento della Corte di Giustizia Europea in merito al tracciato verde proposto da Anas per il completamento della Trasversale Orte- Civitavecchia tratto che da Monte Romano arriva a Civitavecchia e che secondo il percorso voluto dalla spa dovrebbe tagliare la Valle del Mignone a Tarquinia, torna a prendere la parola l’ex sindaco della città etrusca Mauro Mazzola che torna a sostenere il tracciato arancione elaborato dalla sua amministrazione.
«Ho letto con vero sconcerto la proposta riguardante la realizzazione della trasversale Orte-Civitavecchia avanzata dai cinque stelle. Una proposta che si può definire solamente ridicola. Non hanno il coraggio di ammettere che la mia proposta è la migliore, però la copiano».«Sono più di quattro anni – tuona Mauro Mazzola – che come Sindaco ho presentato all’Anas e alla Regione Lazio un tracciato che sostanzialmente ricalca quello Viola. Insieme ai tecnici abbiamo voluto prendere tutta la parte realizzabile velocemente del progetto viola, proprio per evitare che si dicesse “ non si può fare un nuovo progetto”».
«Oggi,- aggiunge l’ex sindaco – i Cinque stelle che hanno sempre criticato la mia idea, con fare arrogante, la copiano e nel tentativo maldestro di far credere che è una loro idea la modificano. Propongono di ridurre le carreggiate da quattro a due. Spero che ci sia stato un refuso durante la scrittura altrimenti la proposta può andare su “scherzi a parte”.
In tutto il mondo le opere stradali vengono migliorate con ampliamenti delle carreggiate. Unici nel mondo che propongono la riduzione delle carreggiate sono i cinque stelle».“Abbiate il coraggio di sostenere pubblicamente la proposta avanzata dalla mia amministrazione, – incalza Mauro Mazzola – unica alternativa per difendere la valle del Mignone. Unico modo di accelerare la costruzione della trasversale è essere uniti contro lo scempio del tracciato verde nella valle del Mignonee mettere da parte le questioni di principio, altrimenti si fa il gioco di chi vuole il tracciato verde. Poi in seguito speriamo di scoprire perché Regione e Anas insistono nel voler realizzare il peggior tracciato”.