La segretaria generale si è presentata presso gli uffici della Polizia di Frontiera delegata dalla Procura della Repubblica per le indagini
CIVITAVECCHIA – Roberta Macii in questi ultimi mesi si è messa in luce più per le querele presentate a destra e manca che per le iniziative professionali e il ruolo che ricopre, senza infamia e senza lode, all’interno di Molo Vespucci.
Denunce ne ha fatte tante ma, come spesso accade, anche lei è finita nelle maglie della giustizia.
In attesa di sapere come evolverà quella più importante, dove è accusa di turbativa d’asta e legata all’inchiesta sulla realizzazione e la gestione dell’approdo turistico ha deciso, nel frattempo, di rendere spontanee dichiarazioni all’autorità giudiziaria per l’altra vicenda legata all’utilizzo della macchina di servizio e del suo autista.
Si è presentata negli uffici della polizia di frontiera accompagnata dai suoi avvocati di fiducia e non in Procura dove il magistrato che conduce l’inchiesta ha preferito delegare alla sua polizia giudiziaria.
Era in compagnia di ben due avvocati. Lorenzo Mereu, già difensore dell’AdSP e del suo presidente Francesco Maria Di Majo e la news entry, davvero sbalorditiva per un reato così marginale, niente di meno che l’avvocato Dario Vannetiello.
Sbalorditiva questa presenza perché il nome dell’avvocato Vannetiello è legato a processi di criminalità organizzata molto importanti. Ha difeso e difende boss di primissimo piano nel mondo della camorra, del traffico di droga e legati al traffico dei rifiuti.
Divenuto ormai solo Cassazionista convinto, tanto da rinunciare anche alla difesa di personaggi del calibro di Nicola Panella, eccolo giungere a Largo della Pace a Civitavecchia con la sua borsa di pelle per assistere alle dichiarazioni spontanee rilasciate dalla segretaria generale del porto, Roberta Macii.
Come detto, la presenza di Vannetiello è davvero inquietante tanto da immaginare che, per far fronte alle parcelle che abitualmente emette, il conto in banca della “segretaria” toscana deve godere di abbondante salute.
Come dicono sempre in Toscana, “la Roberta” ha fornito le sue spiegazioni e giustificazioni alle accuse di peculato d’uso agli uomini della pg. Avrebbe spiegato perché ha utilizzato la macchina di servizio per fare avanti e indietro con la sua abitazione, per trasportare copiosi regali di Natale e per raggiungere località di vacanze.
Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stata proprio la testimonianza dell’autista di servizio e delle numerose contravvenzioni rimediate lungo l’Aurelia ad incastrarla in modo inequivocabile.
Lei sa bene, per questo non bada a spese con gli avvocati che, il solo rinvio a giudizio, le potrebbe costerebbe l’immediato licenziamento dal suo ruolo professionale. Cosa che l’attuale presidente Di Majo vedrebbe con grande auspicio (le ha fatto già diverse contestazioni).
In attesa della conclusione delle indagini che avverrà non prima dell’inverno prossimo, a tenere banco, sono le indiscrezioni sulle perquisizioni che la Guardia di Finanza effettuò nel novembre scorso nei locali in uso della segretaria.
Anche il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria Di Majo è indagato insieme ad altre quattro persone per turbativa d’asta su questa vicenda che, stando comunque alle carte fin qui lette, non dovrebbe essere un grosso problema.
Se non sarà un grosso problema l’inchiesta potrebbero diventarlo il pettegolezzo proprio legato alle perquisizioni e alle cose rinvenute e repertate. C’è chi parla di oggetti e chi di grossi, grossissimi oggetti. Indiscrezioni, pettegolezzi come detto che vedranno comunque la loro fine scritta con la consegna dei 415 Bis alle persone sottoposte ad indagini.
Non vediamo l’ora di leggerle.
La risposta degli avvocati:
Civitavecchia Porto – Gli avvocati della Macii: “Non ha confessato ma risposto alle contestazione”