ROMA – Muovono da piazza Montecitorio fino alla vicinissima piazza colonna, dove ha sede il governo, indossano t-shirt bianche con la scritta ‘processate anche me – io sto con Salvini’, cartelli Rossi tra le mani con su scritto ‘stop invasione’.
I parlamentari della Lega organizzano un flash mob a sorpresa sotto la sede dell’esecutivo, “a sostegno di Musumeci”, il governatore siciliano che oggi vedrà Conte, ma anche “dei tanti amministratori locali alle prese con un’emergenza generata da un governo che non sa gestirla”, lamenta Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, alla guida della delegazione.
Finite le dichiarazioni a favore di telecamere e cronisti, Romeo guarda i colleghi di partito: “che facciamo adesso – propone – entriamo?”. E così si spingono fino alla porta d’ingresso, i poliziotti li guardano increduli.
Romeo chiede di far scendere giù il premier, Giuseppe Conte, “Che almeno abbia il coraggio di venire giù”, dice alle forze dell’ordine. Che, con gentilezza, replicano che faranno pervenire la richiesta al presidente del Consiglio. Romeo irremovibile risponde che la delegazione attenderà li, arretrando di appena due metri dal grande portone nero, come richiesto dai poliziotti, mentre il gruppo intona prima il coro ‘dimissioni’ e poi, subito dopo, ‘vergogna vergogna’.
“Per mancanza di capacità di gestione del fenomeno migratorio – lamenta Romeo – i nostri amministratori sono in grandissima difficoltà, la causa è l’incapacità totale del governo. Anche col Covid ci saremmo aspettati maggiore attenzione, invece assistiamo a continui sbarchi e una volta sbarcati a nessuno interessa dei migranti approdati sulle nostre coste”. L’esponente della Lega rimarca poi la situazione degli hotspot, “dove si ritrovano ammassati, in molti scappano con tutti i rischi del caso. La percentuale dei positivi al Covid è sopra la media nazionale, c’è un problema sia di tipo sanitario che di sicurezza”.
“Si rischia di vanificare gli sforzi sostenuti dagli italiani durante il lockdown – prosegue Romeo – lo aveva detto anche Conte durante la visita ad un hotspot, ma il premier racconta storie, dice una cosa e ne fa un’altra e il risultato è una situazione al collasso. Urge un provvedimento chiave per risolvere il problema e fare sostanzialmente quel che aveva fatto Salvini. Con Salvini ministro dell’Interno il numero dei migranti si era ridotto, Salvini ha realizzato un contenimento che è quel che servirebbe oggi. E invece vogliono addirittura cambiare i decreti sicurezza per peggiorare ulteriormente la situazione, la sinistra deve finirla col dogma dell’accoglienza indiscriminata”, mentre il M5S “dichiarava che non voleva che l’Italia diventasse un campo profughi, ma è quel che sta succedendo oggi. L’unico ministro che è riuscito a contenere il fenomeno migratorio viene invece mandato dal Parlamento a processo”.