VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: L’aumento che Arena dice di non aver votato è arrivato in bolletta e i Viterbesi lo hanno pagato entro la fine di agosto. Se ne sarà accorto stavolta il Sindaco?
Saranno arrivati i 40 milioni euro di Arera condizione che aveva posto per poter consentire l’aumento delle tariffe? A me non risulta.
Carissimo Sindaco Arena ,in data 4 gennaio 2020 sulla questione aumenti tariffe Talete Lei dichiarava : “Prima i soldi per gli investimenti, poi, semmai, gli aumenti in bolletta.
Il congelamento delle tariffe Talete, la società idrica della Tuscia, per il sindaco di Viterbo Giovanni Arena non è sufficiente.
Prima voglio vedere materialmente il finanziamento di Arena – ha poi aggiunto il primo cittadino -.
Un finanziamento importante per risolvere tutta una serie di problemi. Perché le cose che mancano veramente sono gli investimenti e una strategia complessiva per il territorio”.
In quella occasione, in consiglio comunale dimostrai, atti alla mano, che il Comune di Viterbo per alzata di mano aveva votato gli aumenti insieme ad altri comuni compresi quelli che non sono ancora entrati in Talete e che hanno accampato un giudizio al TAR, con la sola astensione del comune di Castiglione in Teverina (vedi allegato 1).
Anche in quella circostanza Lei, il suo delegato, collega Giulio Marini e il suo sostituto Gianluca Grancini, negaste di aver autorizzato gli aumenti e il tutto si risolse nell’ennesima presa per i fondelli per i cittadini che nel caos mediatico di chi come me adduceva documenti certi e chi come lei e tantissimi altri amministratori di questa provincia, di orientamenti politici diversi, sostenevate che i cittadini della Tuscia non avrebbero subito rincari nella bolletta dell’acqua e che tutto era “congelato”.
Una babele in cui chi presenta prove documentali è messo in discussione da chi grida che non è vero puntando solo ad alzare polveroni, questo è tipico del nostro tempo. Ma non siamo tutti uguali Sindaco infatti i Viterbesi hanno verificato che dicevo la verità e voi mentivate sapendo di mentire.
Quell’aumento di tariffa è stato applicato ai cittadini a partire dal secondo trimestre (aprile maggio giugno 2020) con scadenza fine agosto 2020. Aveva detto che l’aumento del costo dell’acqua sarebbe stato autorizzato solo a fronte del certo finanziamento da parte di Arena.
E’ forse stato accordato? A me non risulta ma magari lei stavolta è più informato.
Caro Sindaco, le bugie hanno le gambe corte ma i Viterbesi invece devono avere tasche profonde visto che il cda di Talete lo scorso 3 luglio ha deliberato l’applicazione in bolletta dell’aumento dell’acqua per l’8,5% che avevate votato il 30 dicembre 2019 e che avete negato di aver votato.
Di seguito trova l’immagine del verbale oltre che la bolletta che ho ricevuto e da cui può avere contezza che l’aumento è stato applicato.
Una riflessione è d’obbligo dopo lo squallore di questa ennesima crisi della sua giunta per cui non ha inteso scrivere nemmeno stavolta la parola fine su questa pietosa esperienza politico – amministrativa, ora ha l’opportunità di dimostrare di tenere alla sua dignità, SI DIMETTA. HA SPUDORATAMENTE MENTITO AI VITERBESI ha negato di aver votato per l’aumento della bolletta dell’acqua e invece i viterbesi entro la fine di agosto hanno dovuto pagare quell’aumento senza avere un servizio adeguato. Mi hanno insegnato che quando si dà una parola e si assume un impegno si rispetta a costo di qualsiasi conseguenza, lei ha mentito ai viterbesi e al consiglio comunale negando questa evenienza che oggi si è verificata, non le resta che dimettersi Sindaco! Non adduca responsabilità altrui, lei rappresenta Viterbo, il socio di maggioranza relativa più grande della società. Lei è il sindaco del capoluogo, lo so non se ne è ancora reso conto, visto il degrado della città e l’oblio in cui la sta conducendo, ma questo è veramente troppo se si considera anche il periodo di post pandemia e la situazione economica delle famiglie e delle aziende.
L’acqua è un bene prezioso e non può essere gestito in questa maniera da Talete e da amministratori come Lei, incuranti, lavativi che non sono in grado o non vogliono tutelare gli interessi dei cittadini, dovere che costituzionalmente è stato chiamato a esercitare.
Le fornisco un’altra notizia a fine anno ci sarà il conguaglio che applicherà l’aumento anche nel primo trimestre 2020! Trova tutto nel verbale del cda! Ricordi che il suo non è un cognome qualunque in città. Dovrebbe bastare questo per portarla a decidere di staccare la spina.
Luisa Ciambella
Capogruppo PD comune di Viterbo
verbalecdatalete3luglio2020