Nel mirino dell’opposizione anche il dirigente Iarlori: “Prende troppi soldi e gestisce da anni una società sempre in perdita. Inadeguato”. Il presidente Carbone, dopo la letteraccia inviata al sindaco, è isolato da tutti
CIVITAVECCHIA – Sono già due le commissioni Partecipate che si sono svolte all’aula Pucci e volute dal presidente Daniele Perello per discutere le delibere riguardanti il futuro della società.
In particolare quelle relative alla modifica dello statuto, del regolamento del controllo analogo e l’ultima su ricapitalizzazione e piano di ristrutturazione.
Continua dunque il confronto soprattutto tra il vice sindaco Massimiliano Grasso, che ha illustrato il piano di ristrutturazione e le domande che, soprattutto l’opposizione, ha posto per avere chiarezza sull’indirizzo che questa amministrazione vuole dare per tentare di salvare la Civitavecchia Servizi Pubblici.
Tutti più o meno d’accordo sull’emendamento proposto dal vice sindaco di modifica allo statuto dopo il grave atto di sfiducia compiuto da Antonio Carbone nei confronti del socio unico.
L’emendamento va ad integrare due articoli, il primo è l’articolo 17.10 al quale aggiungere i seguenti commi:
17.11 In presenza del Consiglio di Amministrazione, nel caso in cui resti in carica, per qualsiasi causa e/o motivo, un solo componente, l’intero Consiglio decade con effetto immediato e l’amministrazione ordinaria viene da subito esercitata dal Collegio Sindacale che, ai sensi dell’art. 2386 comma 5 del codice civile, provvede a convocare d’urgenza l’assemblea per la nomina dell’intero consiglio.
17.12. Costituisce, altresì, causa di revoca degli amministratori il venir meno del rapporto fiduciario del Socio.
Dunque l’attuale presidente Carbone ha il destino profondamente segnato. O lascia con “ignominia” da subito assumendosi tutte le responsabilità di quella scellerata lettera di diffida al socio unico oppure, se vuole lasciare un bel ricordo e non mandare a pezzi il tutto, partecipare all’approvazione del piano di ristrutturazione.
Fatto questo dimissioni, strette di mano e sorrisi di circostanza e via con un nuovo corso.
Nel mirino della Commissione anche il dirigente Paolo Iarlori. Lui, meglio conosciuto con il soprannome di Don Abbondio, a Civitavecchia ha uno stipendio che nessun’altro percepisce nell’amministrazione comunale.
Tutto questo senza che, fino ad oggi, nessun presidente lo abbia mai messo davanti ad un obiettivo da raggiungere.
Un dirigente sui generis, assunto in modo discutibile, che incassa e non produce. Anche per lui la musica cambierà. O raggiungerà gli obiettivi che gli verranno posti o dovrà cercarsi un altro lavoro (magari aprendo un negozietto di pesci esotici).
Del resto un avvocato che non è stato in grado di decidere sull’affare Crisostomi, che ricorre a consulenze esterne ogni qualvolta serve un parere legale cosa ci sta a fare?
Non si presenta al lavoro prima delle 11. Sì, avete letto bene le 11. Ci dicono che passi le notti a pulire e giocare con i suoi acquari esotici pieni di pesci pagliaccio costosissimi. Oltre questo c’è un palese conflitto d’interesse con il suo ruolo politico che, del resto, imbarazza la stessa maggioranza. Sul Messaggero di qualche giorno fa si parlava di un imminente rinvio a giudizio per corruzione. Sapendolo così onesto siamo convinti che rinuncerà alla prescrizione.
Insomma anche per lui è suonata la campana.
A farla suonare sono state tante cose ma, su tutte, la totale assenza di controllo sul personale.
Adesso vi pubblichiamo delle mail straordinariamente imbarazzanti. Addirittura hanno degli esperti in meteo che prevedono, con giorni di anticipo, difficoltà nella raccolta dei rifiuti per avverse condizioni del tempo (pioggia, freddo e vento).
In più, chicca finale. Il tentativo di creare percorsi alternativi alla plastica. Chi più ne ha ne metta.
Cominciamo con le mail:
mail carenza personale
Adesso leggete bene questa lettera. Al momento ci asteniamo da qualsiasi commento. Ovviamente lo faremo nei prossimi giorni con più dettagli ma è abbastanza chiaro quello che stanno combinando in CSP mentre l’amministrazione si sta adopendo per salvare quattrocento posti di lavoro. Per adesso ci limitiamo a questo:
lettera pellicano
– segue